Bandiera anti-Lazio, indagine su Mancini: ora multa o squalifica

Dalla multa a una squalifica: ecco cosa rischia il difensore della Roma per l’esultanza alla fine del derby vinto sulla Lazio.

Cosa rischia Mancini
(Foto: Paolo Bruno/Getty Images)

Il difensore della Roma Gianluca Mancini al fischio finale dell’arbitro Guida nel derby con la Lazio è corso sotto la curva Sud per festeggiare la rete che ha regalato ai giallorossi il ritorno al successo nella stracittadina. Lo ha fatto prendendo dagli spalti una bandiera biancoceleste con un gigantesco topo disegnato, accompagnato da uno più piccolo con la scritta «Anti Lazio». Un’iniziativa che da ieri – scrive La Gazzetta dello Sport – è sul tavolo della Procura federale.

Il procuratore Giuseppe Chinè ha aperto un fascicolo contro il difensore della Roma (ma anche della Nazionale) per la possibile contestazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia sportiva, quello che obbliga i tesserati al rispetto di «lealtà, correttezza e probità». Mancini avrebbe tenuto per la Procura un comportamento scorretto e antisportivo ai danni di un’altra società calcistica.

Cosa rischia Mancini? Le ipotesi tra multa e squalifica

Il difensore ora rischia una multa, così come la Roma per responsabilità oggettiva, ma da regolamento non è da escludere la squalifica. Possibile anche che la vicenda si chiuda con un patteggiamento. Mancini a fine partita ha chiesto scusa per il gesto: «Non volevo offendere nessuno, ho preso la prima bandiera che mi hanno dato».

E bisognerà anche capire come prenderà la questione Luciano Spalletti. Mancini giusto due settimane fa era stato chiamato a sostituire Acerbi, allontanato preventivamente dal ritiro azzurro per il caso Juan Jesus. La FIGC ritiene che chi gioca in Nazionale debba rappresentare tutto il Paese, ma il Ct conosce bene l’ambiente romano e per ora si limiterà ad attendere la chiusura del fascicolo per capire se ci sia altro oltre all’esibizione della bandiera.

Cosa rischia Mancini? I precedenti

I precedenti si sono risolti praticamente tutti con un’ammenda. C’è il caso festa scudetto Milan, con uno striscione rivolto da alcuni giocatori agli interisti. La vicenda si concluse con un patteggiamento: Krunic, Theo Hernandez, Maignan e Tonali furono sanzionati con multe tra i 4 e i 5mila euro, mentre il Milan ne pagò 12mila.

La Roma stessa ha già vissuto una situazione simile con il «coro dal contenuto ingiurioso e offensivo verso la società Lazio» che Zaniolo intonò nel corso dei festeggiamenti per la vittoria della Conference League del 2022: ammenda di 4mila euro dopo l’accettata richiesta di patteggiamento e 4mila alla Roma.