Mentre la questione ristrutturazione di San Siro attende il mese di giugno, con Inter e Milan che hanno inoltrato le loro richieste a Webuild per lo studio di fattibilità, procede sull’altro fronte l’iter per finalizzare l’accordo di programma fra le istituzioni interessate per la realizzazione del nuovo stadio del Milan a San Donato.
A dare il via all’iter per l’accordo di programma, nelle scorse settimane, il primo cittadino del comune nell’hinterland del capoluogo lombardo, Francesco Squeri. In quella occasione la minoranza comunale aveva presentato una mozione urgente per stoppare questo procedimento che è cardine per andare avanti con il progetto del Milan, desideroso di dotarsi di uno stadio di proprietà da far sorgere nell’area San Francesco.
Per giovedì 11 aprile è stato indetto un nuovo consiglio comunale che vede, fra le mozioni del giorno, proprio quella relativa allo stadio: «Mozione urgente – Governo del territorio. area San Francesco. intervento di trasformazione urbanistica di carattere sportivo (stadio AC Milan) con rilevanza sovracomunale – sospensione iter relativo all’accordo di programma presentata dai consiglieri Ginelli, Falbo». Mozione che sarà votata in quell’occasione e che, secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, sarà respinta così da non ostacolare il percorso verso l’accordo di programma che dovrebbe richiedere 12-18 mesi.
La mozione si tratta dell’ultimo tentativo della minoranza di centrosinistra di fermare il progetto per il nuovo stadio del Milan, che ha però l’appoggio del sindaco Squeri e della maggioranza, a patto che vengano risolte questioni spinose come la viabilità, con particolare attenzione a quella pubblica, e la questione dei parcheggi in una città di circa 35mila persone che, almeno ogni due settimane, dovrà ospitare persone per il doppio dei suoi numeri abituali.