Giacomini, Infront: «La Serie A all'estero ha sempre un grande potenziale»

Alessandro Giacomini, Managing Director di Infront Italy, in un’intervista a Sport e Finanza parla anche di Serie A che sui mercati esteri ha ancora un alto potenziale in termini di diritti televisivi e non solo.

Alessandro Giacomini, Infront
Credit image: Infront Italy

E’ un rapporto di lunga data quello tra la Serie A e Infront Italy e anche se negli ultimi anni i diritti televisivi sul mercato domestico non sono più appannaggio di Infront, l’azienda riveste comunque un ruolo cruciale per il massimo campionato italiano.

Le attività di consulenza e in particolare di advisor sui mercati esteri proseguono infatti dal 2010, con Infront impegnata nelle ultime stagioni a portare la Serie A nel mondo. Di recente la partnership è stata rinsaldata con un accordo per la diffusione dei diritti in Asia.

Una partnership triennale, dal valore di 20 milioni di euro a stagione, per la gestione dei diritti in 36 mercati asiatici.

Dell’accordo, del rapporto con la Serie A e soprattutto della percezione dei mercati esteri del massimo campionato italiano ne ha parlato Alessandro Giacomini, Managing Director di Infront Italy, in un’intervista rilasciata su Sport e Finanza.

«La Serie A, per i suoi club, la sua storia, la sua tradizione è sempre importante e viene percepita all’estero e il suo appeal e il suo fascino è tuttora molto forte all’estero. Ritengo che esportare questa storia, questo racconto è un qualcosa che va fatto costantemente, su ogni mercato che manifesta interesse, in ogni angolo del mondo».

Giacomini ha poi aggiunto una riflessione su quello che può essere il percorso evolutivo del calcio italiano per non perdere appeal sulle nuove generazioni. «Il fascino del calcio italiano resta alto nel mondo, lo ribadisco – ha spiegato -, andrebbe tuttavia avviato un ragionamento su un percorso evolutivo, pensando a un nuovo posizionamento del calcio, un ripensamento a livello sistemico, caratterizzato dall’innovazione. Lo stanno facendo a livello continentale con le coppe europee, in particolare con il nuovo format di UEFA Champions League che debutterà la prossima stagione, sul quale si è molto dibattuto: se porterà benefici o meno non è ancora dato di sapere ma senz’altro si è alimentato il fattore curiosità».

Un’evoluzione nella fruizione dei contenuti, per rispondere a un fattore generazionale.«Per i giovanissimi, abituati a fruire contenuti in grande quantità e soprattutto velocemente, i 90 minuti di partita si rivelano tanti da digerire – ha affermato il managing director di Infront Italy -. Si potrebbe puntare su elementi di richiamo, gli highlights e le azioni salienti, da distribuire su piattaforme varie. Potrebbe rappresentare uno strumento per coinvolgere le generazioni più giovani e far maturare quel sentimento di attaccamento che ha sempre caratterizzato il calcio».

Leggi l’intervista completa su Sport e Finanza.