Champions, spettatori in calo in tv: numeri più bassi dal 2014/15 per gironi e ottavi

Poco più di 4 milioni di spettatori sin qui raccolti da Mediaset con un rendimento del -2% rispetto alla stagione 2022/23.

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(Photo by Eric Alonso/Getty Images)

Questa sera con Atletico Madrid-Inter e Borussia Dortmund-PSV, termineranno gli ottavi di Champions League. Turno che ha visto l’eliminazione di Lazio e Napoli, con i partenopei che sono stati sconfitti 3-1 in casa del Barcellona. La sfida fra la squadra di Francesco Calzona e blaugrana è stata scelta da Mediaset come gara da trasmettere in chiaro.

La sfida del Montjuic è stata la terza gara più vista della stagione (sia in termini di spettatori che di share) della stagione grazie a 4.479.000 di persone collegate per uno share del 22,4%. Davanti a Barcellona-Napoli ci sono infatti solo Inter-Atletico Madrid e Milan-PSG. La sfida dei nerazzurri è prima per spettatori totali, 5.402.000, mentre quella dei rossoneri guarda tutti dall’alto verso il verso per lo share, 25%.

Terminati i primi due turni della Champions, fase a gironi e ottavi di finale, è tempo di bilanci per quanto riguarda gli ascolti in chiaro con Mediaset che nel ciclo che sta per terminare ha la possibilità di trasmettere la migliore partita del martedì, mentre dalla prossima stagione non sarà più così.

Fin qui, la stagione 2023/24 conferma un trend negativo per gli ascolti in chiaro. Infatti, questa Champions ha avuto un seguito di poco superiore ai 4 milioni, risultando fin qui la peggiore degli ultimi 10 anni. In questo periodo, solo per una volta le partite della massima competizione sono state un’esclusiva della Rai in chiaro, nel 2018/19.

A partire dalla stagione 2014/15, che ha raccolto poco più di 5,8 milioni di spettatori totali con uno share del 20% (la migliore in questo dato è l’annata scorsa con 20,2%), tutte quelle seguenti hanno registrato un risultato peggiore di quella precedente fino appunto alla Champions 2023/24 che ha registrato un -2% per quanto riguarda gli spettatori rispetto all’annata precedente. Percentuale che raddoppia, invece, tenendo conto dello share.