Rocchi tra le polemiche, ma rilancia: punta la presidenza dell’AIA

Il mandato dell’attuale numero uno, Carlo Pacifici, è in scadenza. L’attuale designatore potrebbe scegliere Daniele Orsato come suo successore alla guida degli arbitri italiani.

rocchi e orsato
Gianluca Rocchi e Daniele Orsato (Foto: MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Mentre affronta l’ennesimo caso arbitrale di questa stagione, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi continua a vedere il suo futuro nel ruolo di presidente dei fischietti italiani. La posizione è attualmente ricoperta da Carlo Pacifici.

Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, le norme non escludono addirittura un doppio ruolo per Rocchi (designatore e presidente dell’AIA), anche se il diretto interessato sembra non volersi sobbarcare tutta questa pressione. A breve giro di posta è attesa una sua decisione definitiva sulla vicenda, non troppo oltre la fine di questa stagione.

La data limite potrebbe anche essere individuata all’inizio della prossima annata calcistica, ma non troppo in là, visto che le elezioni di tutte le componenti federali dovranno tenersi entro dicembre 2024, almeno 60 giorni prima di quelle del presidente della FIGC. Anche l’AIA naturalmente sarà coinvolta nel processo elettorale visto che Pacifici terminerà il suo mandato. Resta da vedere se si ricandiderà o no.

Nel mondo arbitrale, comunque, il nome di Rocchi è considerato il più forte per la successione di Pacifici. Perché ha la fiducia del presidente federale Gabriele Gravina, che lo stima da molto tempo, e perché ha il sostegno di figure importanti del mondo arbitrale. Dalla sua parte ha il passato da direttore di gara di primo livello e quello che sta cercando di fare, da designatore, in queste stagioni complicate a causa della crescita non omogenea del gruppo dei giovani fischietti.

Ovviamente non sarà una corsa priva di avversari. Oltre alla ricandidatura di Pacifici, c’è l’ipotesi che porta direttamente ad Alfredo Trentalange che da luglio è responsabile della Commissione per lo studio, lo sviluppo e il monitoraggio dei progetti associativi (doppio tesseramento, scuola, valore della tessera, reclutamento) e per il contrasto alla violenza. Il particolare singolare di questo eventuale testa a testa sarebbe legato al fatto che proprio Trentalange, eletto come numero uno dell’Aia nel febbraio 2021, aveva scelto Rocchi come designatore. Ruolo che l’ex direttore di gara fiorentino ha conservato dopo le dimissioni di Trentalange e l’elezione di Pacifici.

In caso di elezione a presidente dell’AIA, Rocchi dovrebbe inoltre scegliere il suo sostituto come designatore arbitrale. Tutti gli indizi fin qui raccolti portano a un solo nome: Daniele Orsato. L’attuale migliore arbitro italiano ha 48 anni e questa è sicuramente la sua ultima stagione in attività. «Sono pronto ad affrontare la fine della mia carriera – ha ammesso lo scorso luglio a Recoaro Terme, durante una serata pubblica – e vorrei allenare gli arbitri per mettere a disposizione tutto quello che ho imparato». Una candidatura spontanea, anche se non è ufficiale, che sembra essere difficile da ignorare.