Calendario e Calzona: Aurelio De Laurentiis rompe con DAZN

Lo scontro nato dalle pretese del patron del Napoli  per cercare di dare al suo tecnico (anche Ct della Slovacchia) il tempo di preparare le partite degli azzurri.

Napoli multa DAZN
Aurelio De Laurentiis (Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

«Abbiamo chiuso con DAZN, parleremo solo con Sky e Rai». Nuovo giorno e nuova polemica per il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis, che questa volta se la prende con la piattaforma di sport in streaming, player principale del massimo campionato italiano almeno fino al 2029, quando verserà 700 milioni di euro a stagione (più eventuali ricavi derivanti dal meccanismo di revenue sharing).

Da dove nasce la nuova invettiva del numero uno partenopeo? Già al suo ingresso allo stadio Maradona, De Laurentiis utilizza toni tutt’altro che concilianti quando nota delle telecamere che riprendono il suo arrivo: «Chi sono? Sky o DAZN? DAZN non ha il diritto di fare niente», esclama alzando la voce e arricchendo il proprio monologo con una serie di insulti rivolti all’emittente.

A quel punto, l’addetto al controllo cerca di smorzare i toni spiegando che non è DAZN «ma la nostra tv» e il presidente, convinto o meno (tra l’altro i diritti per queste riprese DAZN li ha acquisiti come parte dell’accordo per il ciclo 2021-2024), si avvia comunque verso l’ingresso della tribuna lasciando una sensazione di gelo. E, soprattutto, la curiosità di capire i motivi di questo sfogo, non una novità per il vulcanico presidente azzurro.

Anche dopo la partita, De Laurentiis ha intimato a Calzona di non andare ai microfoni di DAZN e ha esplicitato la rottura. Che – scrive Tuttosport – sarebbe stata generata da una trama precedente: De Laurentiis si sarebbe convinto che sia stata DAZN a imporre di giocare la gara contro l’Atalanta alle 12.30 di sabato 30 marzo, vigilia di Pasqua, mentre lui quella partita avrebbe voluta spostarla a lunedì.

Questo non perché il calendario del Napoli sia denso, quanto per dar più tempo al suo allenatore per lavorare con la squadra. Calzona, infatti, divide la panchina del Napoli “ad interim” con quella di Ct della Slovacchia e dopo la partita contro l’Inter del 17 marzo dovrà salutare la compagnia per tornare alla sua Nazionale impegnata il 23 con l’Austria e il 26 con la Norvegia.

Quindi, considerando che a Oslo si giocherà alle 19, Calzona avrà solo due giorni per preparare la gara con l’Atalanta. Una situazione che a De Laurentiis non va giù, ma alla quale non c’è soluzione e non certo per imposizioni televisive bensì per il folle calendario dell’Atalanta e che non consente il minimo margine di manovra alla Lega Serie A.

La situazione sta facendo imbufalire De Laurentiis che vede come Calzona abbia ridato anima al Napoli e che freme all’idea di perderlo per dieci giorni. Pare che abbia addirittura chiesto a Gabriele Gravina, che è anche vice presidente UEFA, di intercedere con la Federazione slovacca per ottenere una deroga per Calzona, ottenendo ovviamente un rifiuto.