Dopo l’Assemblea della Lega Serie A di lunedì, nella giornata di ieri è andata in scena una riunione in FIGC fra le varie componenti federali. Infatti, se da una parte c’è il desiderio di vedersi riconoscere maggiore peso decisionale nel mondo del calcio italiano, dall’altra si vuole portare avanti un disegno complessivo di riforma, che va dai campionati alle norme che regolano l’accesso a essi.
Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, dopo aver espresso insoddisfazione sul piano strategico della Federcalcio, ieri il presidente della Lega, Lorenzo Casini, ha ribadito l’urgenza di rivedere la governance, dando più peso ai club del massimo campionato che (economicamente parlando) trainano il sistema calcistico italiano.
Un capitolo che sembrava momentaneamente accantonato assieme alla possibile riforma dei format (con conseguente slittamento della famosa Assemblea straordinaria, prevista per l’11 marzo) per poter procedere subito con il piano per ritrovare – da qui al 2030 – una nuova sostenibilità economico-finanziaria.
Un tema strettamente legato alle licenze nazionali per cui la FIGC vuole modificare gli indicatori e su cui la Lega Serie A ha fatto presente la necessità di avere più tempo: la proposta dei club resta quella di fare riferimento ai parametri per le licenze UEFA o comunque di studiare il piano per la sostenibilità – sui cui la A resta pienamente d’accordo – con la giusta attenzione e senza fretta, evitando quindi di prendere decisioni nel prossimo Consiglio federale programmato per il 28 marzo.