Da Fiat a Intesa Sanpaolo: addio a Ettore Morone, storico notaio degli Agnelli-Elkann

Sempre al fianco dell’avvocato Agnelli per la Fiat. L’AD di Exor John Elkann lo ha ricordato così: «Ho apprezzato il suo stile sabaudo».

Eredità Agnelli inchiesta fondi neri
Un ritratto dell'Avvocato Agnelli al Museo dell'Auto di Torino (Foto Insidefoto Giorgio Perottino)

Dal coinvolgimento nei consigli di amministrazione della Fiat alla sua partecipazione alla nascita di Intesa Sanpaolo, il notaio Ettore Morone è stato una figura chiave nella storia economica del Piemonte. La sua professione lo ha portato ad essere testimone e protagonista delle vicende di alcune delle società più rilevanti in Italia. Morone è scomparso ieri mattina, all’età di 75 anni. Il figlio Remo Morone, attuale responsabile dello studio notarile torinese, ha raccontato a La Stampa che suo padre si era appena pensionato due mesi fa, il 30 novembre, proprio nel giorno del suo compleanno.

Sempre presente nelle assemblee, Ettore Morone era erede dello studio Torretta, noto notaio della corona, e aveva firmato l’atto di fondazione della Fiat nell’ormai lontano 11 luglio 1899. John Elkann, presidente di Stellantis, ha commentato: «Conservo un ricordo affettuoso di Ettore Morone: nel corso di tanti consigli e assemblee, ho sempre apprezzato il suo stile serio, preciso, spesso ironico, da vero torinese. Una lezione di umanità oltre che professionale. Alla sua famiglia va il mio abbraccio».

Il notaio dal 1978, oltre al suo ruolo nei consigli di reggenza della Banca d’Italia di Torino, ha svolto per oltre vent’anni il ruolo di console onorario del Gran Ducato del Lussemburgo per il Piemonte e la Valle d’Aosta, un incarico diplomatico che ora è stato assunto dal figlio Remo. Ettore Morone è stato uno degli artefici della fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo Imi, insieme a Enrico Salza e Giovanni Bazoli.

Enrico Salza lo ricorda così: «L’ho conosciuto quando sono entrato in banca. Ne ho apprezzato e ne ricordo l’assoluta serietà e competenza e la profonda conoscenza della dottrina giuridica. È stato un grande e affidabile professionista. Ne sentiremo la mancanza». Benedetta Lattanzi, collega del notaio, lo descrive come «un vero amico, una carissima persona, come si sarebbe detto una volta: un signore, molto riservato e discreto, ma sempre disponibile e pieno di ironia».

Ettore Morone è stato non solo il notaio dell’avvocato Agnelli ma anche una figura centrale nella fusione tra Sanpaolo Imi e Banca Intesa, creando così uno dei maggiori gruppi bancari d’Europa. La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa per la comunità torinese e per l’intera regione del Piemonte. Il sindaco Stefano Lo Russo lo commemora come «un cittadino illustre, uomo di grande competenza e professionalità», mentre il presidente della Regione, Alberto Cirio, esprime le condoglianze alla sua famiglia, sottolineando il contributo di Ettore Morone alla storia della città e del territorio.