La Serie A in campo prima e dopo Pasqua: l’ultima volta 46 anni fa

La Lega, nella giornata di ieri, ha definito programmazione e messa in onda del turno di campionato diviso fra sabato e Lunedì dell’Angelo.

Perché la Serie A non gioca a Pasqua
(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Nella serata di ieri la Lega Serie A ha ufficializzato orari e programmazione televisiva delle partite dalla 28esima alla 30esima giornata di campionato. A destare particolare attenzione è stata proprio quest’ultima, che si giocherà appunto a cavallo di Pasqua, fra sabato 30 marzo e lunedì 1° aprile.

Tuttavia, non si scenderà in campo la domenica di Pasqua, cosa che in Italia non succede da ben 46 anni anni. Infatti, il massimo campionato italiano, a differenza di quelli nel resto d’Europa, non affronta un turno in quei giorni dal lontano 1978. In quel 26 marzo di 46 anni fa, scesero in campo tutte le 20 formazioni del massimo campionato:

  • Atalanta-Inter 0-1
  • Fiorentina-Bologna 0-0
  • Foggia-Lazio 3-1
  • Genoa-Juventus 2-2
  • Milan-Pescara 2-0
  • Roma-L.R. Vicenza 1-1
  • Torino-Perugia 1-1
  • Verona-Napoli 0-1

Nel turno di Pasqua, invece, si scenderà in campo per le seguenti partite:

  • sabato 30 marzo 2024, Napoli-Atalanta ore 12:30 (DAZN)
  • sabato 30 marzo 2024, Genoa Frosinone ore 15:00 (DAZN/SKY)
  • sabato 30 marzo 2024, Torino-Monza ore 15:00 (DAZN)
  • sabato 30 marzo 2024, Lazio-Juventus ore 18:00 (DAZN)
  • sabato 30 marzo 2024, Fiorentina-Milan ore 20:45 (DAZN/SKY)
  • lunedì 1 aprile 2024, Bologna-Salernitana ore 12:30 (DAZN/SKY)
  • lunedì 1 aprile 2024, Cagliari-Verona ore 15:00 (DAZN)
  • lunedì 1 aprile 2024, Sassuolo-Udinese ore 15:00 (DAZN)
  • lunedì 1 aprile 2024, Lecce-Roma ore 18:00 (DAZN)
  • lunedì 1 aprile 2024, Inter-Empoli ore 20:45 (DAZN)

Serie A gioca a Pasqua – Le uniche eccezioni fra le polemiche

Nel corso degli anni sono presenti due eccezioni riguardanti solo posticipi. Perugia-Inter 2-3, domenica 11 aprile 2004 e Reggina-Udinese 0-2, domenica 12 aprile 2009. E in entrambi i casi non sono mancate le polemiche.

Perugia-Inter, ad esempio, giocata a Pasqua per gli impegni in Coppa UEFA dei nerazzurri, non venne trasmessa in diretta radio su Umbria radio, emittente dell’arcidiocesi, con il vescovo di Perugia, monsignor Giuseppe Chiaretti, aveva criticato la decisione di disputare la gara a Pasqua. «Pur sapendo di rinunciare ad un elevato numero di ascoltatori abbiamo preso questa decisione con serenità», aveva spiegato la direzione di Umbria Radio. L’arcivescovo di Firenze, cardinale Ennio Antonelli, si era schierato accanto al sindacato di Polizia, che aveva criticato il fatto che «il Dio pallone ha il sopravvento su qualsiasi festa religiosa» e perché «per un appartenente alla Polizia di Stato di religione cattolica non è possibile santificare la Pasqua assieme alla propria famiglia».

Per Reggina-Udinese, si era esposto invece il portavoce dei vescovi italiani. «Giocare a Pasqua distrae la gente da quelli che sono i doveri del buon cristiano», aveva detto monsignor Giorgio Constantino. «Non è giusto che il giorno di Pasqua si giochi una partita mentre il mondo cristiano ricorda in modo particolare la resurrezione di Cristo», aveva spiegato don Giovanni Zampaglione, guida spirituale della Reggina.