I lavori per la ristrutturazione del Franchi sono partiti, mettendosi alle spalle mesi di polemiche sia dal punto di vista delle risorse del PNRR stanziate e poi tolte dal governo e anche per un bando ridotto per la mancanze di fondi.
A celebrare l’inizio dei lavori, nella giornata di ieri hanno fatto visita ai primi cantieri il sindaco di Firenze, Dario Nardella, l’assessore allo sport, Cosimo Guccione, e il direttore generale del Comune, l’ingegnere Giacomo Parenti, che ricopre anche la carica di responsabile unico del progetto di ristrutturazione.
«Siamo molto contenti dell’incontro di ieri con la Federcalcio con Gravina che ci ha fatto capire che Firenze è in pole position per la candidatura dell’Europeo 2032 e, che fatta eccezione di tre stadi che sono già assicurati (Milano, Roma e Torino, ndr), Firenze rispetto agli altri è molto avanti perché non solo il progetto di restyling è finito ma c’e’ stata anche l’aggiudicazione e sono già iniziati i lavori», le parole del primo cittadino fiorentino a margine della sua visita.
«Gravina – ha continuato Nardella – ha apprezzato molto l’attenzione verso i temi ambientali di questo stadio. E poi sarà uno stadio comodissimo, un impianto polivalente che si ispira un po’ a quello del Real Madrid. Il Padovani? Siamo nella fase di aggiudicazione dei lavori per l’impianto che ospiterà la Fiorentina nella stagione 2025/26. Abbiamo previsto la possibilità di ampliarlo fino a 18 mila posti con interventi aggiuntivi. Troveremo le risorse attraverso un progetto di pubblicità sul cantiere e siamo già in contatto con alcune società esperte di pubblicità outdoor».
«L’interlocuzione con il Governo va avanti e non si è mai fermata – conclude Nardella -. Un’opera pubblica così importante verrà sicuramente finita, queste risorse in un modo o nell’altro saranno trovate. Copertura dello stadio in caso di ritardi? Si potrà anche fare l’anno successivo, nel 2027. Con ampissimo margine rispetto a EURO 2032»