Mentre il Comune di Milano cerca di convincere Inter e Milan a rimanere a San Siro, magari cedendogli a medio termine la proprietà dell’impianto ristrutturato, il dossier stadio del capoluogo lombardo è attenzionato sempre con maggiore attenzione, e apprensione, anche dalla FIGC.
Come riporta l’edizione odierna di Tuttosport, la Federcalcio entro la fine del 2026 deve presentare alla UEFA l’elenco dei cinque stadi italiani che ospiteranno le gare di EURO 2032, co-organizzato con la Turchia. Nell’elenco preliminare, oltre a Milano, sono state individuate altre nove città: Roma, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari e Cagliari.
San Siro pressione FIGC EURO 2032 – Tutto in evoluzione e le condizioni da rispettare
Come è facile intuire, sono state designate le città ma non gli impianti visto che la questione stadi in Italia è in continua evoluzione e, per esempio, la Capitale potrebbe vedere il via libera definitivo per il nuovo stadio della Roma a Pietralata o San Donato e Rozzano per quelli, rispettivamente, di Milan e Inter. In questo ultimo caso non cambierebbe il nome “Milano” nella lista da consegnare alla UEFA, ma quasi sicuramente sarebbe designato uno dei due impianti più nuovi e all’avanguardia.
Un discorso però che deve fare i conti con i paletti dell’assegnazione della UEFA. Infatti, come detto, entro fine 2026 la FIGC dovrà consegnare il piano definitivo e quindi tutta la pressione per rientrare nell’elenco delle cinque città prescelte ricade sulle amministrazioni comunali e anche sui club. Infatti, gli stadi candidati, entro la scadenza fissata, dovranno offrire un progetto definito con i lavori già appaltati e finanziati. Considerando i tempi burocratici, è ormai finito il tempo da perdere.
L’accelerazione di Firenze per il Franchi e di Genova per il Ferraris hanno fatto tirare un sospiro di sollievo alla FIGC, ma l’attenzione è tutta su San Siro. Infatti, l’ufficio federale preposto a raccogliere le informazioni dalle città candidate sta aspettando da Milano la documentazione sull’ultima proposta del sindaco Giuseppe Sala per ammodernare San Siro con l’intervento di WeBuild, illustrata due giorni fa all’ad Corporate dell’Inter, Alessandro Antonello, e al presidente del Milan, Paolo Scaroni.
Ma qui entrano in gioco i tempi tecnici. Infatti, Webuild ha fatto sapere a sindaco e club che gli occorrono tre mesi per presentare lo studio di fattibilità, o almeno è il periodo concordato fra le parti. Rimane, quindi, in attesa la FIGC che si augura di avere buone notizie a breve giro di posta. Basterebbe, infatti, che due dei tre attori in campo trovassero un accordo per chiudere la questione.