Eni pronta a cedere una quota di Enilive, nuovo title sponsor della Serie A

La società delle bioraffinerie è prossima a seguire il percorso fatto a fine 2023 dall’altra controllata Plenitude, il cui 9% è stato ceduto al fondo svizzero Eip per 700 milioni di euro.

Eni cessione minoranza Enilive
Claudio Descalzi (Foto: Paolo Bruno/Getty Images)

Con l’accordo siglato a inizio febbraio, Enilive sarà il nuovo title sponsor della Serie A e prenderà così il posto di Tim che ha ricoperto quel ruolo per ben 25 anni (con un corrispettivo che passerà da 19 a 22 milioni di euro a stagione). Ma prima la società delle bioraffinerie dovrà vedersela con i mercati finanziari.

Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, Eni è pronta a dare a Mediobanca e Jp Morgan l’incarico di sondare l’interesse degli investitori per Enilive. Le due banche d’affari, una italiana e l’altra statunitense, avranno il compito di studiare come valorizzare al meglio Enilive, in quella che potrebbe essere la maggior operazione del 2024 sul mercato nazionale. Le strade possibili sono due: da un lato, la quotazione in Borsa, dall’altro la vendita di una partecipazione di minoranza a un fondo specializzato che fornisca risorse e fissi una valutazione minima in vista di un successivo approdo a Piazza Affari.

Eni cessione minoranza Enilive – Il percorso della controllata Plenitude

Una scelta che Eni ha già affrontato per la propria controllata delle rinnovabili, Plenitude, optando poi per la vendita di una quota di minoranza al fondo svizzero Eip, entrato al 9% nel capitale di Plenitude, attraverso un aumento di capitale fino a 700 milioni che assegna alla controllata di Eni una valutazione di 10 miliardi, debito incluso. Le cifre di Enilive dovrebbero aggirarsi su queste rilevazioni.

Nel 2023, primo anno di attività da società autonoma, Enilive ha infatti raggiunto un margine operativo di 1 miliardo grazie alle varie attività al servizio della mobilità. Oltre ai 22 impianti di biometano e al car sharing Enjoy, la società possiede due bioraffinerie in Italia (Venezia e Gela) e una negli Stati Uniti (Louisiana). Sta poi lavorando alla conversione della raffineria di Livorno e valutando la costruzione di due bioraffinerie in Malesia e Corea del Sud. Distribuisce infine i vari carburanti prodotti a grandi clienti come Ryanair e agli automobilisti tramite oltre 5.000 stazioni di servizio in Europa.