Maxi dividendo da 20 milioni di euro per i Moratti grazie a Saras

L’ex patron dell’Inter possiede il 100% dell’accomandita Massimo Moratti Sapa, che ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2023 con un utile di oltre 35 milioni di euro.

dividendo moratti saras
Massimo Moratti (Foto: Vincenzo Lombardo/Getty Images)

Il 2023 è stato un ottimo anno per le aziende petrolifere. Basti pensare come la Saras, controllata al 40% dalla famiglia Moratti, abbia guadagnato in un solo anno oltre il 40% del proprio valore iniziale.

Come riporta l’edizione odierna de La Repubblica-Affari e Finanza, l’inizio del 2024 non ha rispecchiato l’andamento dell’anno appena concluso, con Saras che ha visto le sue azioni scendere fino a 1,50 euro lo scorso 8 gennaio, mentre oggi oscillano poco sopra l’1,55. Il ribasso dei primi giorni del nuovo anno si era innescato quando il mercato ha avuto notizia che il trader di commodity Trafigura, con impianti di stoccaggio e infrastrutture in tutto il mondo, ha ridotto la sua quota nel capitale del gruppo scendendo dal 14,98% al 13,22%.

Dividendo Moratti Saras – La divisione delle quote della famiglia

Ma il piccolo passo indietro di Trafigura non impensierisce più di tanto il presidente di Saras, Massimo Moratti, che detiene da solo oltre il 20% delle azioni, racchiuso nella sua accomandita Massimo Moratti Sapa di cui detiene il 100% in usufrutto, mentre la nuda proprietà è ripartita equamente tra i due figli Angelomario e Giovanni.

L’altro 20% della quotata è egualmente ripartito tra la Angel Capital Management del nipote Angelo Moratti e la Stella Holding del fratello Gabriele, entrambi figli del defunto Gian Marco e di Letizia. Le quote sono blindate in un patto di sindacato che scadrà il prossimo 30 giugno e non a caso da tempo circolano voci insistenti che i Moratti vogliano smobilitare da Saras (e Trafigura è l’indiziato numero uno come compratore).

Dividendo Moratti Saras – I risultati finanziari 2023 della Massimo Moratti Sapa e relativo portafoglio

Nei giorni scorsi, comunque, patron Moratti e figli si sono divisi un dividendo di 20 milioni attinto dalle ricche riserve della Massimo Moratti Sapa, la quale poche settimane fa ha visto gli azionisti approvare il bilancio chiuso alla fine dello scorso giugno con un utile di oltre 35 milioni, frutto dei 36,1 milioni di cedola incassata dalla quota Saras.

L’ultima assemblea ha portato a riserva tutto l’utile facendo con ciò salire il patrimonio netto a 212 milioni, ovviamente prima della distribuzione del citato dividendo. Il pacchetto Saras ha così confermato il suo valore di 39,9 milioni, che quindi evidenzia sui 190,3 milioni di titoli, rispetto agli attuali prezzi di borsa, una plusvalenza potenziale di circa 260 milioni.

Fra gli altri asset della Sapa, oltre alla Saras, lo scorso anno è stato venduto per 400mila euro il 7,5% di Skira Editore mentre è stato acquistato per 140mila euro lo 0,96% della fabbrica di startup Foolfarm. Completano il portafoglio una quota della azienda farmaceutica svizzera Innovascom, investimenti in azioni, obbligazioni e quote di fondi per oltre 82 milioni, di cui 64,2 milioni non immobilizzati che alla chiusura del bilancio presentavano un valore maggiore di mercato pari a 4,5 milioni.

Infine sull’attivo totale di 213,5 milioni opere d’arte e immobili valgono 26 milioni: tra questi un immobile a Londra costato 8,1 milioni e la nuda proprietà di fabbricati, terreni, arredi e oggetti d’arte nei comuni lombardi di Corteolona, Genzone, Robbiate e Imbersago dove è situata una importante residenza della famiglia Moratti.