Non solo MSC e Costa: anche 777 Partners in corsa per l'aeroporto di Genova

Tra le manifestazioni di interesse per il rilancio dell’aeroporto ce n’è anche una presentata dai soci americani del Genoa.

777 partners CdA calcio
Josh Wander, co-fondatore di 777 Partners (Foto: Simone Arveda/Getty Images)

Si procede con l’apertura delle buste oggi, poiché sono scaduti i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse da parte dei soggetti privati pronti a collaborare con l’aeroporto di Genova nel suo piano di rilancio. Secondo quanto riportato da La Repubblica, ci sarebbero cinque manifestazioni di interesse: due provenienti dal settore crociere (Msc e Costa), una dal porto (Spinelli-Hapag Lloyd), una dalla logistica (Levorato Marcevaggi).

L’ultima proverrebbe invece dal versante finanziario, e riguarderebbe addirittura gli azionisti del Genoa: il fondo americano 777 Partners. Il gruppo di Miami – attivo nel mondo del calcio con il modello della multiproprietà – avrebbe messo gli occhi sull’operazione rilancio per l’aeroporto del capoluogo ligure.

Se l’interesse del settore crociere non sorprende, suscita riflessioni positive quello del porto e della logistica, che sono strettamente connessi con l’aeroporto “Colombo”, soprattutto nei piani di sviluppo, grazie a realtà genovesi storiche come Levorato-Marcevaggi e il gruppo Spinelli, uno dei leader italiani nella logistica, nel cui capitale con una quota del 45% è presente la compagnia armatoriale tedesca Hapag Lloyd, che ha interessi anche con Lufthansa.

Ora è il momento di certificare la disponibilità dei privati a sostenere il “Colombo” nei suoi progetti di crescita. Piani che la società di revisione e consulenza PwC ha delineato in dettaglio, proiettando l’aeroporto a una movimentazione di oltre due milioni di passeggeri nell’arco di un quinquennio. Questa previsione, se realizzata, consentirebbe allo scalo di Sestri Ponente di raddoppiare i volumi attuali, spingendolo così verso l’alto nella classifica italiana.

È necessario specializzarsi, valorizzando la peculiarità di Genova, che è naturalmente orientata al settore marittimo grazie al primato del primo porto d’Italia e al flusso di oltre tre milioni di crocieristi. È da qui che bisogna ripartire, e oggi dovrebbe essere certificato con l’apertura delle buste contenenti le manifestazioni d’interesse.