Valencia, offerta da 250 mln: il piano prevede la quotazione in Borsa e l'azionariato popolare

L’ex vicepresidente Miguel Zorìo ha già fatto pervenire la sua proposta a Peter Lim chiamando in causa il comune cittadino per quanto riguarda il nuovo stadio.

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Peter Lim (Photo by Manuel Queimadelos Alonso/Getty Images)

Il Valencia di Peter Lim è ormai da anni al centro di indiscrezioni che lo danno vicinissimo a cambiare proprietà. Questa volta a presentarsi al proprietario di Singapore è Miguel Zorìo, che in passato ha ricoperto la carica di vicepresidente del club, con una offerta ufficiale di 250 milioni di euro per il 100% delle quote societarie.

A spiegare i dettagli è una nota ufficiale: «Due settimane fa, Miguel Zorío, ex vicepresidente del Valencia CF, ha inviato a Peter Lim, nella sua casa di Singapore, un’offerta per tutte le sue azioni del Valencia CF. L’offerta ammonta a 250 milioni di euro, sarà attiva fino alla fine di gennaio, ma il denaro è assicurato da Miguel Zorío fino al 2028». L’ultima frase fa intendere che il capitale raccolto da Zorìo è garantito, grazie a qualche accordo finanziario non meglio specificato, fino a quella data ben lontana dalla scadenza di fine gennaio 2024.

Come riporta il sito specializzato spagnolo Palco 23, il piano di Zorío prevede di rilevare l’intero pacchetto azionario dell’imprenditore cinese Peter Lim e successivamente vendere il corrispondente 51% a tifosi, aziende e investitori sul mercato azionario, quindi quotare in Borsa il club, e finire il Nou Mestalla, la nuova casa del Valencia, entro e non oltre i tre anni. Nella nota già citata sono espressi anche le prossime tappe, in caso Lim accettasse l’offerta: un periodo in esclusiva di cinque mesi per arrivare al closing, preceduto dalla due diligence che dovrebbe durare circa tre mesi.

«L’obiettivo finale era ed è distribuire le quote tra i tifosi e recuperare il Valencia CF per i valenciani – si legge nella nota -. La palla ora è nel campo di Peter Lim e del Comune di Valencia, che devono decidere se aiutare il grande nemico del valencianesimo o sostenere la ripresa del club, semplicemente rispettando la legge e la parola pubblicamente data».

Il Valencia, infine, nell’ultimo bilancio ha presentato un rosso, prima delle imposte, di 1,2 milioni di euro grazie a una crescita dei ricavi del 10%, riducendo così le perdite di ben 44 milioni rispetto all’esercizio precedente. Un sostanziale pareggio di bilancio che il club valenciano non raggiungeva dall’anno finanziario 2018/19.