FIGC: dal calcio contributi previdenziali e fiscali per 17 miliardi in 15 anni

Dal Bilancio Integrato 2022 della FIGC emerge il peso del calcio italiano a livello economico sul Paese. Impatto sul PIL per oltre 11 miliardi di euro.

Come funziona elezione presidente FIGC
Il logo della FIGC (TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

È stato pubblicato sul sito della FIGC il “Bilancio Integrato” 2022, il rapporto che rappresenta l’evoluzione del Bilancio Sociale e illustra i principali programmi strategici della Federazione. Un documento che evidenzia il percorso improntato alla Trasparenza intrapreso dalla FIGC, giunto al dodicesimo anno consecutivo di rendicontazione e reporting.

Tra i temi trattati la strategia di sostenibilità adottata dalla Federazione, lo sviluppo del calcio giovanile e del calcio femminile, l’impiantistica e i grandi eventi sportivi, ma anche la dimensione sociale, con un’ampia panoramica sui programmi di inclusione, sulla lotta al razzismo e al match fixing e sulla crescita della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale. Tanti i dati e i numeri che fotografano lo stato di salute del calcio italiano, che si conferma un asset strategico del Sistema Paese.

Un aspetto particolarmente rilevante è quello dell’impatto economico del calcio sul Paese, tema di assoluta rilevanza in questi mesi, con il mondo del pallone che sta chiedendo aiuti al Governo e deve affrontare – ultimo colpo in ordine di tempo – l’abolizione del Decreto Crescita per gli sportivi professionisti. Una norma che rendeva molo più competitivi i club sul mercato.

Quanto vale il calcio in Italia? Il numero di praticanti nel Paese

I numeri relativi al settore calcio testimoniano una volta di più quanto questo sport rappresenti il principale sistema sportivo italiano, a livello di impatto sociale, interesse generato e riflessi prodotti in termini economici e fiscali. Si contano 4,6 milioni di praticanti e quasi 1,4 milioni di tesserati per la FIGC (la Federcalcio rappresenterebbe oggi il terzo “comune” in Italia in termini di popolazione), tra cui oltre un milione di calciatori, dato tornato ai livelli pre COVID-19 (+210.000 calciatori tesserati in appena una stagione sportiva).

Tornando al contesto generale, ogni anno si giocano in Italia quasi 500.000 partite ufficiali in oltre 13.000 campi da gioco, producendo un impatto socio-economico sui settori strategici di Economia, Socialità e Salute pari a 4,53 miliardi di euro. Il calcio continua inoltre a rappresentare una delle grandi passioni degli italiani: il 57% della popolazione si dichiara interessata a questo sport, per un totale stimato pari a quasi 34 milioni di persone, mentre tra i primi 50 programmi televisivi più visti nella storia della tv italiana sono presenti solo partite di calcio (tra cui 47 match della Nazionale).

Quanto vale il calcio in Italia? La contribuzione fiscale e previdenziale

Considerando l’esposizione internazionale, l’audience tv cumulata mondiale del calcio italiano è stimabile in 1,44 miliardi di telespettatori, con una fan base che supera il mezzo miliardo di persone. L’attività calcistica costituisce inoltre un sempre più rilevante settore industriale in Italia; i ricavi diretti totali ammontano a 5 miliardi di euro; considerando anche l’impatto indiretto e indotto prodotto sui 12 settori merceologici coinvolti nella catena di attivazione di valore del calcio, l’impatto sul PIL italiano è stimabile in oltre 11,1 miliardi di euro, con quasi 126.000 posti di lavoro attivati, mentre la contribuzione fiscale e previdenziale del calcio di vertice (Serie A, B e C) nel 2020 ha superato gli 1,3 miliardi di euro.

I 99 club di calcio professionistico incidono per il 73,1% della contribuzione del comparto sportivo italiano (50.000 società, aziende ed enti), incidenza record tra quelle registrate dal 2015. Negli ultimi 15 anni analizzati, per ogni euro “investito” dal Governo italiano nel calcio, il Sistema Paese ha ottenuto un ritorno in termini fiscali e previdenziali pari a € 18,9, dato dal rapporto tra la contribuzione fiscale e previdenziale generata dal calcio professionistico italiano nel periodo considerato, pari ad oltre 16,8 miliardi di euro, e i contributi erogati da CONI/Sport e Salute alla FIGC nel medesimo arco di tempo, pari a 891,6 milioni.