Al Thani e il ManUTD: nessuna prova di avere i fondi per acquistare il club

Lo sceicco ha presentato quattro differenti offerte alla famiglia Glazer per il 100% delle quote del club inglese, prima di ritirarsi dal tavolo delle trattative nell’ottobre scorso.

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Sceicco Jassim bin Al Thani

Sir Jim Ratcliffe è da qualche settimana socio di minoranza del Manchester United, ma con compiti molto importanti per quanto riguarda l’area sportiva e ha garantito le prime risorse economiche necessarie per il restyling delle strutture immobiliari del club, tra cui l’iconico Old Trafford.

Il patron di Ineos è entrato nel capitale del club inglese, che rimane sotto il controllo della famiglia statunitense Glazer, con il 25%, pagato 1,4 miliardi di euro, a cui si aggiungono 300 milioni da investire per le strutture dei Red Devils. Ratcliffe ha superato la concorrenza dello sceicco Jassim Al Thani, che si è ritirato dalla corsa dopo aver capito l’intenzione dei Glazer di non voler cedere l’intero pacchetto azionario della società.

Offerte United sceicco Al Thani – Tutte le proposte portate ai Glazer

Ma, come riporta il quotidiano statunitense The Athletic, l’offerta da 5 miliardi di sterline (al cambio attuale, 5,8 miliardi di euro), secondo la Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza delle borse valori, non sarebbe stata accompagnata da una lettera di impegno, nonostante le numerose richieste a riguardo.

Nel documento della SEC non si fa cenno allo sceicco Al Thani, né alla sua Nine Two Foundation, ma viene citato chiaramente come “Offerente A”. La sua prima offerta, presentata a febbraio, prevedeva l’acquisizione di tutte le azioni al «prezzo di 25 dollari per azione». Verso la fine di febbraio, i rappresentanti di United e Raine Group, la banca d’affari che ha seguito il dossier Chelsea e segue quello relativo alla cessione dell’Inter, hanno tenuto colloqui con Jassim per discutere la sua proposta.

«Raine ha indicato all’Offerente A che aveva bisogno di fornire dettagli sulle fonti di finanziamento previste in relazione alla sua proposta di acquisizione e che non aveva fornito agli azionisti un valore sufficiente», si legge nel documento. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, ecco che Al Thani, ad aprile, ha aumentato la sua offerta a 28,54 dollari per azione prima di rivederla con un’ulteriore offerta migliorativa di 30 dollari per azione a maggio. Ancora una volta, per nessuna delle due proposte «ha fornito lettere aggiornate di impegno finanziario a sostegno della propria proposta».

Lo United e Raine hanno indicato all’offerente qatariota la quota di 35,25 dollari per azione ordinaria come offerta sufficiente per la cessione, così lo sceicco ne ha presentata una nuova a giugno. La formula prevede una valutazione di 34 dollari per ogni azioni di Classe B e di 24,81 dollari per quelle di Classe A. Ma niente da fare, i Glazer non erano ancora soddisfatti e, nonostante diversi colloqui fra le parti, è arrivato il ritiro a ottobre di Al Thani dal tavolo delle trattative. Senza mai aver presentato documenti ufficiali a garanzia dell’investimento prospettato.