Ieri sera, prima, durante e dopo Milan-Roma, a Milano si registravano due tutti esauriti, uno sugli spalti dell’impianto meneghino, e l’altro (quasi totale) fra le fila delle forze dell’ordine per quanto riguardo lo sciopero preannunciato proprio per domenica.
Un’adesione “record”, secondo quanto riportato dai sindacati, con percentuali comprese tra l’80% e il 90% per le pattuglie in strada. Tuttavia, la situazione è molto diversa per il Comune, che ha ridotto il dato al 48% per l’intero personale. Durante la Fashion Week, niente straordinari né servizi agli eventi. Gli effetti di questo sciopero si sono manifestati principalmente per la partita, dove la polizia ha dovuto compensare l’assenza quasi totale dei vigili nella gestione del traffico, causando intoppi prima del fischio d’inizio.
Al di là delle cifre, lo sciopero della polizia locale sembra aver raggiunto il suo obiettivo, almeno secondo le intenzioni dichiarate dai suoi promotori. Come afferma il segretario del Sulpl, Daniele Vincini, e cui parole sono riportate da l’edizione Milano-Metropoli de Il Giorno: «Gli invisibili sono diventati visibili». Tuttavia, le reazioni da parte del Comune sono state critiche nei confronti della validità di tali numeri di adesione.
Il commento di Giovanni Molisse di Fp Cgil sottolinea il successo dello sciopero nel far emergere il dissenso dei lavoratori rispetto alle scelte del Comando. Anche Gianmarco Aiello di Uil-Fpl sottolinea la speranza che l’amministrazione comprenda che le decisioni politiche non possono essere imposte con la forza dall’alto.
Ma quello andato in scena per Milan-Roma è solo il primo degli scioperi messi in calendario dai sindacati, visto che c’è ne è già uno fissato per il 20 febbraio, quando a San Siro ci sarà un’altra partita di cartello come l’andata degli ottavi di finale che vedrà protagonista l’Inter contro gli spagnoli dell’Atletico Madrid. Il pacchetto di iniziative prevede anche un nuovo stop agli straordinari durante Milano Moda Donna e la possibilità di assemblee in occasione di altre gare di campionato.
Il segretario provinciale del Csa, Orfeo Mastantuono, avverte che la lotta continuerà fino a quando l’amministrazione non ritirerà l’informativa e la delibera dell’11 novembre, che propone modifiche al contratto decentrato del 2002. Il Comune mira a cambiare il sistema dei coefficienti, sostenendo che l’attuale meccanismo ha limitato il numero di vigili disponibili in determinati turni. La proposta di introdurre un criterio basato solo sull’età per i nuovi assunti è stata respinta dai lavoratori e dai loro rappresentanti dall’inizio del confronto. La dimostrazione di unità durante lo sciopero sembra confermare la volontà del personale di difendere le proprie ragioni, creando a Palazzo Marino più di un grattacapo.