La Serie A e il calcio italiano stanno cercando una revisione del Decreto Dignità per consentire alle squadre di avere nuovamente operatori del betting come sponsor e di incassare una percentuale degli introiti delle scommesse legate al calcio. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, la mancata proroga del Decreto Crescita ha complicato il mercato invernale, e ora la Serie A spera che il governo permetta il ritorno di casinò online e siti di scommesse come principali sponsor delle squadre.
Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha sottolineato l’importanza di destinare una parte dei proventi delle scommesse allo sport. Abodi avrà una riunione al MEF per discutere soluzioni di aiuto per il settore calcistico, tra cui possibili assist per la costruzione di nuovi stadi o sgravi fiscali.
La richiesta di revocare temporaneamente il Decreto Dignità era stata avanzata durante la crisi da Covid, ma non era stata accolta dall’esecutivo. Ora si tenta nuovamente, proponendo modalità che consentano la sponsorizzazione sulla maglia e sui led dello stadio, ma vietino gli spot pubblicitari e le iniziative di marketing delle aziende di betting con i calciatori e gli allenatori.
Un possibile aiuto potrebbe arrivare dalle scommesse stesse, con il report 2023 della Figc che certifica una raccolta sul calcio nel 2022 di 13,2 miliardi di euro, in crescita negli ultimi 6 anni. Tuttavia, Abodi aveva suggerito un coinvolgimento degli organizzatori degli eventi, ovvero i club e le leghe, nella distribuzione degli utili.
Si valuta un prelievo dello 0,5% sul totale delle scommesse sportive, ma si esplorano anche alternative come una percentuale dei ricavi degli operatori. Tuttavia, ci sono rischi di ricorsi da parte di operatori internazionali o campionati esteri. La ricerca di una soluzione che soddisfi tutte le parti coinvolte appare complessa, considerando anche la crescita del volume delle scommesse in Italia nel 2023. La Serie A resta in attesa di vedere se la politica sarà favorevole a un allentamento del Decreto Dignità e se sarà possibile trovare un compromesso che permetta al calcio di beneficiare degli introiti derivanti dalle scommesse senza turbare il lavoro delle associazioni che lottano contro la ludopatia.