Il PSG si ritira dalla corsa per acquistare lo Stade de France

Il club parigino si era detto interessato ad acquisire lo storico impianto: ora però ha deciso di concentrarsi su altre opzioni.

FIFA acquisto Stade de France
(Foto: Shaun Botterill/Getty Images)

Niente Stade De France per il Paris Saint-Germain. Il club parigino, come riportato da Le Parisien, ha infatti deciso di fare un passo indietro nella corsa per acquisire l’impianto dove la Francia è diventata per la prima volta campione del mondo nel 1998.

Come spiegato dal quotidiano francese, in ballo c’è la concessione dell’impianto, che scadrà nel luglio del 2025.  Dopo aver manifestato interesse alcuni mesi fa, il fondo qatariota QSI, proprietario del PSG, ha infine rinunciato a portare avanti la sua proposta. Dopo una lunga riflessione, i dirigenti hanno deciso di concentrarsi su altre due opzioni: l’acquisizione del Parco dei Principi oppure la costruzione di un nuovo stadio.

La pista che portava allo Stade de France è stata seriamente considerata da Nasser al-Khelaïfi e dai suoi consulenti, ma il dossier si è rivelato troppo complesso con vincoli che inizialmente erano stati sottovalutati. L’ingresso di Arctos nel capitale ha svolto un ruolo significativo nella decisione di concentrarsi su altri progetti. Il fondo d’investimento americano, ora azionista del PSG al 12,5%, possiede una vera esperienza nello sviluppo dei club, soprattutto nell’ambito immobiliare.

Per quanto riguarda il Parco dei Principi, però, il PSG si è detto pronto a ristrutturarlo ed espanderlo a condizione di diventarne proprietario, ma i rapporti con la città di Parigi sono ai minimi. Il progetto di ampliamento, con una capienza a quasi 60.000 posti, è praticamente definito, con costi oltre i 500 milioni di euro. Ma dal punto di vista della proprietà è impossibile investire una tale somma senza essere proprietari degli edifici. Alla fine del 2022, però, il sindaco Anne Hidalgo si è opposta ufficialmente alla vendita del Parc des Princes, suscitando la rabbia di Nasser Al-Khelaïfi.

Tornando allo Stade De France,  il consorzio Vinci-Bouygues, attuale concessionario, sembra in pole per una nuova concessione. Anche la società GL Events (il cui presidente è vicino a Emmanuel Macron) associata a Paris Entertainment Company (che gestisce, tra l’altro, l’Accor Arena, la futura Adidas Arena de la Chapelle e il Bataclan, e di cui il comune di Parigi è azionista di maggioranza) è interessata alla concessione.

Il gruppo francese “Stade de France notre bien commun” invece risulta essere l’unico candidato all’acquisto dell’impianto integrando pienamente nel suo progetto la FFF (Federazione francese di calcio) e la FFR (Federazione francese di rugby).. Al momento, le offerte non sono vincolanti, il che significa che ciascun partecipante può ritirarsi in qualsiasi momento. Il prezzo effettivo del gioiello da 80.000 posti tuttavia è difficile da stabilire. I conti dello Stato indicano una valutazione contabile di 647 milioni di euro, senza alcun legame con il suo valore effettivo.