Come prevedibile il pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea a favore di A22 Sports Management, che porta avanti gli interessi del progetto della Superlega, contro il monopolio della UEFA e FIFA, ha dato il via alle prese di posizioni di leghe nazionali, compresa quella della Serie A, e le relative personalità di spicco, contro una competizione nuova e parallela a quelle già esistenti, che possa mettere a rischio i campionati.
Ma cosa pensano i club? D’altronde il progetto Superlega, come da sempre sottolineato da Bernd Reichart, CEO di A22, è pensato per migliorare le condizioni dei club, che ora devono sottostare al giogo della UEFA. Il pronunciamento odierno però non ha cambiato la posizione dei club, che per quasi la totalità sposa la linea della UEFA, FIFA e dell’ECA: rimanere insieme dentro i confini attuali delle competizioni nazionali e internazionali e provare a sistemare i problemi esistenti senza formare competizioni parallele.
Per quanto riguarda la Premier League, che ha pubblicato un comunicato contro la Superlega, l’unico top club a non aver preso posizione ufficialmente è il Newcastle di proprietà del fondo saudita PIF. E uno dei modi più probabile per finanziare la Superlega, secondo le indiscrezioni, è l’arrivo di un fondo di investimento o di una banca d’affari statunitensi o, appunto, saudita. E il silenzio del Newcastle sul tema Superlega non fa altro che alimentare voci di un interessamento diretto di PIF nell’affare.
Al momento, gli unici club favorevoli all’istituzione della Superlega, o perlomeno a una competizione nuova, gestita esclusivamente dai club partecipanti e senza il controllo della UEFA, sono solamente tre: i due fondatori del progetto, Real Madrid e Barcellona, e il Napoli che nella persona del presidente Aurelio De Laurentiis si è detto disposto ad aprire un dialogo sia con A22 che con la UEFA per una competizione nuova e migliore dopo la sentenza della CGUE. Posizione di attesa, ma sicuramente non di chiusura netta, è quella del presidente del Milan, Paolo Scaroni, confermata anche dall’amministratore delegato Giorgio Furlani.
Riassumendo, i club a favore sono:
Ben più nutrito il fronte del no alla Superlega, o a qualunque nuova competizione gestita dai club al di fuori della UEFA e della FIFA:
- Inter
- Roma
- Atalanta
- Genoa
- Monza
- Udinese
- Fiorentina
- Torino
- Manchester United
- Liverpool
- Tottenham
- Chelsea
- Arsenal
- Manchester City
- PSG
- Monaco
- Marsiglia
- Lione
- Bayern Monaco
- Bayer Leverkusen
- Borussia Dortmund
- Lipsia
- Atletico Madrid
- Real Sociedad
- Siviglia
- Villarreal
- Sparta Praga
- Slovan Liberec
- Istanbul Basaksehir
- Copenhagen
- Braga
- Apoel
- Zalgiris Vilnius
- Breidablik
- Malmö
- HJK Helsinki
- LASK
- Rosenborg
- Salisburgo
- Lech Poznan
- Shamrock Rovers
- Legia Varsavia
- Feyenoord
- Lienfield
- AEK Larnaca
- Jablonec
- Celtic
- Benfica
- Young Boys
- Fenerbahce
- Ferencvaros
- Qarabag
- Standard Liegi
- Viktoria Plzen
- Nomme Kalju
- Crvena Zvezdaf
- Dinamo Zagabria
- Sarajevo
- Rapid Vienna
- St Patrick Athletic
- Larne FC
- Linfield
- Besiktas
- Netfci