Lotito: «Niente Decreto Crescita? Un danno. Senza Mou e Lukaku la Roma è morta»

Il presidente della Lazio ha provato fino all’ultimo, trovando l’opposizione della sua stessa maggioranza, a includere i calciatori nella rimodulazione della norma che dovrebbe entrare in vigore con la legge di Bilancio.

Lotito
Claudio Lotito (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

La “battaglia” di Claudio Lotito per includere i calciatori e le società sportiva nel nuovo Decreto Crescita è terminata con una sconfitta, quasi un unicum nella carriera politica del presidente della Lazio, che domenica sera ha visto il suo ultimo tentativo in extremis in commissione Bilancio respinto dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, esponente di Fratelli d’Italia.

I racconti di tutto quello che è successo a Palazzo Madama si susseguono anche a distanza di diverse ore e per fare un po’ di chiarezza è intervenuto lo stesso Lotito, che dalle colonne dell’edizione odierna del La Stampa fornisce la propria versione: «L’emendamento in questione lo ha fatto Galliani, non era manco mio. Per il resto, io sono abituato, come faceva Andreotti, a portare l’impermeabile estate e inverno: a me scivola tutto».

Sulle foto in circolazione mentre Lotito dorme in varie situazioni durante occasioni politiche e non: «Non stavo in commissione, stavo facendo vedere ai colleghi che quella sedia si reclina. Mi ci metto apposta, con le mani così, come un morto. Riposo, penso, elaboro». Ed eccoci al Decreto Crescita: «Tu sei un ricercatore andato all’estero perché in Italia non avevi spazio. A un certo punto diventi un punto di riferimento, torni in Italia con tutta la famiglia, hai un abbattimento delle tasse del 25%. È un vantaggio anche per lo Stato perché le tasse le paghi qui, mentre prima erano soldi all’estero. Ora all’improvviso che si fa, si cambia la norma? Va bene, aboliamola, ma almeno a decorrere dal 2028, rispettando i contratti firmati».

Per la questione legata ai calciatori: «Qualcuno ha cominciato a speculare “no perché il calcio, il settore giovanile…”: una stronzata. Giorgetti? Lasciamo perdere… Tu mica importi il ragazzino che prende 50 euro, importi i campioni. Quindi vai anche a mortificare la competitività del calcio italiano. Se tu oggi hai possibilità di avere Lukaku… gioca con la Roma, no? Lukaku cor cavolo che lo pijavi! Hai capito qual è il problema? Mourinho non lo pijavi! Perché Mourinho si avvale di questa norma. Hai capito? Così crei un danno alle società: senza Mourinho e Lukaku la Roma è morta».

Sull’effetto distruttivo sui vivai dei club italiani, espressione usata dal ministro per l’Economia, la versione di Lotito non lascia spazi a dubbi: «È ‘na cazzata come ho spiegato. A sto punto si gioca con le pippe». Il tutto si conclude con la citazione della celeberrima frase di Alberto Sordi ne Il Marchese del Grillo: «Io so’ io e voi non siete un c…»