La proposta della Serie A: penalizzazioni per chi sfrutta il Codice della Crisi

La Lega ha intenzione di introdurre sanzioni ulteriori rispetto al blocco del mercato, già previsto in situazioni di questo genere.

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Lorenzo Casini (foto Calcio e Finanza)

Nel pomeriggio odierno è andata in scena, a Milano, l’Assemblea della Lega Serie A presieduta da Lorenzo Casini. Diversi i temi trattati e sottoposti ai rappresentati delle 20 società del massimo campionato italiano. Dall’assegnazione dei diritti televisioni nei principali paesi stranieri alla questione delle licenze nazionali, passando poi al tema della sostenibilità economica.

Proprio su questo punto, in conferenza stampa il presidente Casini ha svelato una proposta importante, votata all’unanimità da tutte le società: «Abbiamo affrontato diversi temi, tra le decisioni più importanti abbiamo trattato la questione delle licenze nazionali che sarà discussa in consiglio federale. La Lega ha avallato il testo e ha apprezzato la direzione verso una maggiore attenzione sul tema della sostenibilità-economica. L’assemblea all’unanimità ha suggerito di proporre sanzioni sportive nell’ipotesi in cui determinate squadre si trovino ad adottare degli strumenti previsti dalla crisi d’impresa».

A tal proposito, Casini ha spiegato che «nelle licenze nazionali è già previsto il blocco del mercato. La Serie A suggerirà di adottare sanzioni sportive, come la penalizzazione, a voler ribadire un segno di maggior vigore per assicurare la competitività. Le licenze prevedono, rispetto a quello che era il sistema vigente, un inasprimento dell’indicatore di liquidità, del costo del lavoro allargato e dell’indebitamento. Da un lato c’è l’innalzamento della misura e dall’altro un sistema di blocco del mercato parziale o totale in base alla situazione delle singole squadre. Se c’è solo il mancato rispetto di un criterio c’è una sanzione, se c’è anche il mancato rispetto di altri criteri si può arrivare al blocco del mercato».

Il tema è stato recentemente affrontato anche da Calcio e Finanza. In un’intervista del Direttore Luciano Mondellini al CFO del Parma Valerio Casagrande, il dirigente del club ducale ha spiegato come l’accesso a strumenti quali la ristrutturazione del debito possa determinare effetti distorsivi in grado di ledere l’equa competizione. Tra i club che hanno avuto accesso a strumenti di questo tipo, ci sono Genoa, Sampdoria e Reggina, i cui accordi con l’Agenzia delle Entrate hanno comportato una riduzione erariale di circa 170 milioni di euro.

«La Serie A ha voluto dare un segnale – ha continuato Casini -, che poi lo sta dando l’intera federazione, di andare verso un modello economico-finanziario più sostenibile. Si è anche mostrato che più che gli indici ammissivi, sono gli indicatori di controllo che incidono sullo stato di salute dei club. Poi c’è una anticipazione dei termini per le iscrizioni per anticipare il Consiglio Federale sulle ammissioni».

All’ordine del giorno c’era infine l’approvazione dei vari contratti stipulati all’estero per i diritti di trasmissione della Serie A negli altri paesi: «Abbiamo approvato contratti importanti, Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Balcani con crescita rispetto a ciclo precedente. Sponsor? Abbiamo una nuova sponsorizzazione con Philadelphia, segnale importante come questo brand si stia spostando su entertainment e su sport e calcio».