Macron vuole la FIFA a Parigi: bonus fiscale per chi sposta la sede in Francia

Oggi i legislatori francesi voteranno un piano di sgravi fiscali promosso dal governo Macron per incoraggiare gli organismi sportivi internazionali a trasferire la propria sede in Francia.

FIFA sentenza Corte Ue
(Foto: MICHAEL BUHOLZER/AFP via Getty Images)

Oggi i legislatori francesi voteranno un piano di sgravi fiscali promosso dal governo Macron per incoraggiare gli organismi sportivi internazionali – ma soprattutto la FIFA – a trasferire la propria sede in Francia. Un bonus fiscale che, secondo quanto riportato dal New York Times, non può essere applicato alla maggior parte delle aziende e dei cittadini francesi.

L’emendamento al bilancio del governo per il 2024 premierebbe le organizzazioni che si trasferiscono in Francia esentando loro, e i loro dipendenti, da un’ampia fascia di imposte sulle società, sulla proprietà e sul reddito: risparmi per milioni di dollari ogni anno.

Sono più di 30 le federazioni internazionali riconosciute dal Comitato Olimpico Internazionale che potrebbero in teoria beneficiarne. Ma sia i sostenitori che i detrattori delle agevolazioni affermano che la Francia avrebbe un solo obiettivo: la FIFA del presidente svizzero Gianni Infantino. L’organo di governo del calcio mondiale ha sede a Zurigo dal 1932. Ma sta cercando una nuova sede, soprattutto perché la legge svizzera ha reso difficile assumere dipendenti provenienti da paesi extraeuropei.

Il Senato, la camera alta del Parlamento francese, ha recentemente votato per cancellare il testo relativo alle federazioni sportive dal documento di bilancio del governo. Ma i legislatori hanno rielaborato la misura per garantire che la proposta fosse inclusa. La FIFA è un colosso da quasi 2.000 membri nello staff, interessi commerciali globali e ricavi di miliardi di dollari.

Il presidente Infantino sarebbe uno dei beneficiari più importanti della proposta di esenzione sulle imposte sul reddito: il suo stipendio al lordo delle imposte e il pacchetto di bonus ammontavano a oltre 3,6 milioni di euro, secondo quanto emerso da documenti ufficiali. È lui che ha supervisionato l’apertura di un altro avamposto FIFA a Parigi, nel 2021, un “pied-à-terre” all’interno dell’opulento Hotel de la Marine.

La proposte di un nuovo status fiscale specifico per gli organismi sportivi internazionali hanno ricevuto una valutazione negativa anche dal Consiglio di Stato, il più alto tribunale amministrativo francese, che ha ricevuto una bozza a settembre. La corte ha emesso un parere negativo sulla base del fatto che costituirebbe una «violazione della parità fiscale».

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