La Champions dice addio ai gironi: ultimo “ballo” con il vecchio format

Si chiudono oggi 30 anni di fasi a gruppi nella massima competizione europea per club. Dalla prossima stagione si passa al girone unico.

Champions League fase a gironi
(Foto: NICOLAS TUCAT/AFP via Getty Images)

Le partite di Champions League che andranno in scena nella serata di oggi segneranno la fine della fase a gironi per l’edizione 2023/24 del torneo. Ma gli ultimi match di dicembre avranno un significato più ampio questa volta, perché con le sfide di stasera il mondo del calcio dirà addio alla fase a gruppi come l’abbiamo conosciuta fino ad ora.

Sono passati infatti ben 32 anni dalla prima edizione della manifestazione con la fase a gironi. Era il 1991 e la Champions League si giocava con due turni (sedicesimi e ottavi di finale) a eliminazione diretta e una fase a gironi con due gruppi da quattro squadre (in sostituzione di quarti di finale e semifinali). Le vincitrici dei due gruppi si affrontavano poi in finale.

Gironi che la UEFA non ha mai abbandonato, optando addirittura per una doppia fase tra il 1999 e il 2003 (anno in cui il Milan trionfò a Manchester contro la Juventus). In quelle stagioni erano previste due fasi a gironi: prima fase con otto raggruppamenti e sedici squadre qualificate (le vincitrici e le seconde classificate nei gironi) e seconda fase con quattro gironi.

Champions League fase a gironi – La novità lanciata nel 2021

Poi il ritorno alla fase a gironi unica, prima della rivoluzione annunciata nel 2021 (e con decorrenza a partire dalla stagione 2024/25), come contrasto al tentativo di 12 club di creare una Superlega europea: girone unico, partecipazione di 36 squadre – contro le attuali 32 – e otto incontri per ogni squadra da disputare nella prima fase, contro avversari differenti.

Un cambiamento più nella forma che nella sostanza, dal momento in cui le squadre partecipanti giocheranno comunque un numero di incontri limitato nella prima fase. Le prime otto classificate in questo particolare “campionato” voleranno poi agli ottavi di finale, mentre dalla 9° alla 24° posizione ci si sfiderà in playoff aggiuntivi per proseguire il percorso nella competizione.

Quel che è certo è che si tratterà di un torneo con più sfide e più ricco, dal momento in cui la UEFA distribuirà ai club 2,4 miliardi di euro a stagione contro i 2 miliardi annui del ciclo attuale. Per il feedback del pubblico, bisognerà attendere la prossima stagione.