Milan, nodi treni e parcheggi nel progetto dello stadio a San Donato

A differenza di quanto auspicato dal club, la Regione non prevede di aumentare la frequenza delle corse dei treni nei giorni delle partite.

WWF ricorso stadio Milan
Volumetria dello stadio del Milan a San Donato

Il progetto del nuovo stadio da 70mila posti che il Milan vuole costruire nel comune milanese di San Donato deve fare i conti con alcuni nodi. A cominciare da quello della viabilità, perché stando a quanto riportato dal quotidiano La Notizia, i tifosi non potranno raggiungere o lasciare lo stadio con treni straordinari messi a disposizione da Trenord per l’afflusso e deflusso degli spetper Latori sulle linee S1 e S12.

Perché quei treni non ci saranno. Una presa di coscienza che arriva dalla risposta data due giorni fa da Regione Lombardia all’interrogazione presentata dal consigliere regionale Pd, Pietro Bussolati, con la quale aveva chiesto se la Regione fosse stata coinvolta nel progetto stadio e se avesse deciso di mettere a disposizione dello stadio convogli speciali in concomitanza delle partite di campionato e Champions.

Milan viabilità San Donato – La frequenza dei treni

La Regione ha confermato di essere coinvolta, ma i treni speciali non ci saranno: «Le frequenze delle linee S (Suburbane) che serviranno anche l’area in questione sono tarate sulla domanda ordinaria registrata normalmente. Nei momenti di afflusso e deflusso delle manifestazioni previ-ste nell’area saranno invece potenziate le frequenze dei servizi, potenziando le composizioni dei treni ordinari normalmente in circolazione e prolungando fino all’area in questione le linee S ordinariamente attestate a Milano Rogoredo».

Non ci saranno dunque treni in più, ma l’aumento di alcune carrozze e il prolungamento di alcune corse. Un tema in casa Milan, dato che il club nel dossier prevedeva che sarebbero stati 16.100 i tifosi che avrebbero usato i mezzi pubblici per raggiungere lo stadio. Tuttavia, per permettere a quei 16.000 tifosi di usare i treni, lo stesso Milan prevedeva la stringente necessità di potenziarne il numero, soprattutto il servizio sulla $1, oggi ancorato a un treno ogni 30 minuti.

Da dossier, la fermata di Melegnano dovrebbe infatti ricevere 300 utenti nell’ora di massima affluenza in ingresso allo stadio e circa 9.500 utenti nell’ora di massima affluenza in uscita. «Considerando la portata complessiva della linea ferroviaria Milano-Melegnano all’orizzonte temporale di progetto (S1, S12 e servizi regionali)», si legge nel piano, «emerge, in via preliminare, l’opportunità di prefigurare uno rinforzo dei servizi, nello specifico del-la linea S12 Bovisa (Cormano in futuro) Melegnano, pari a 2 treni/ora extra per direzione nell’ora di picco di arrivo allo stadio e 3 treni/ora extra durante il picco di uscita».

Milan viabilità San Donato – Il tema parcheggi

Tradotto, affinché quanto previsto si avveri, servono almeno 10 treni extra a cascata, ma così non sarà. Non solo, se le previsioni del dossier sul trasporto pubblico sono irrealizzabili, si pone il tema anche del traffico automobilistico. Si prevede che saranno oltre 37mila i tifosi che raggiungeranno lo stadio in auto, 5.600 in moto, 1400 in bici/monopattino e 9.100 taxi e bus. Secondo i progettisti, considerando tre persone ad auto e una per moto, servono «12.896 stalli per le auto e 4.942 per le moto». Ma nel sito i posteggi previsti sono il 24% del fabbisogno.