Dalla UEFA a Sky fino a Premier, Serie A e Liga: 619 aziende e istituzioni contro l’abolizione del geo-blocking

L’appello lanciato dalle società e dalle istutizioni: «L’abolizione metterebbe seriamente a repentaglio la sostenibilit del settore cinematografico e audiovisivo in Europa».

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serie a ricavi diritti tv 2022 2023
(Foto: Paolo Bruno/Getty Images)

Dalla UEFA a Sky fino a Premier League, Serie A e Liga: sono 619 le aziende e istituzioni che hanno firmato un appello contro l’abolizione del geo-blocking. Calcio e Finanza ha anticipato ieri che il prossimo 13 dicembre il Parlamento Europeo voterà per togliere l’esclusività territoriale sui contenuti audiovisivi, un tema che riguarda da vicino molte aziende e istituzioni.

«Il settore cinematografico, cinematografico e audiovisivo in Europa esorta congiuntamente il Parlamento europeo a votare a favore della cultura il 13 dicembre 2023 opponendosi alla richiesta di includere in futuro i servizi audiovisivi nel campo di applicazione del Regolamento UE sul geo-blocking. Respingere la richiesta di includere in futuro i servizi audiovisivi è un voto a favore della preservazione della diversità culturale e linguistica in Europa», si legge nell’appello firmato da 619 aziende e istituzioni.

«Un divieto sull’uso della tecnologia di geo-blocking per sostenere l’esclusività territoriale per i contenuti e i servizi cinematografici e audiovisivi metterebbe seriamente a repentaglio la sostenibilità creativa ed economica del settore cinematografico e audiovisivo in Europa. Ciò comporterebbe una diminuzione del numero e della varietà di film e contenuti audiovisivi prodotti, con una gamma più limitata di lingue. La distribuzione e la circolazione sarebbero drasticamente ridotte in tutta l’UE. Ciò avrebbe un impatto diretto e negativo sul benessere dei consumatori: una significativa riduzione delle opzioni in termini di contenuti, distribuzione e opzioni di accesso, nonché un aumento dei prezzi».

«Sicuramente questo non può essere l’esito desiderato. Vi esortiamo quindi a votare per gli emendamenti in plenaria che assicurano la continuazione dell’esclusione dei servizi audiovisivi dal Regolamento sul geo-blocking. L’intero settore cinematografico, cinematografico e audiovisivo in Europa conta su di voi per garantire che il Parlamento europeo non metta a repentaglio un settore da 47 miliardi di euro composto in gran parte da PMI e creatori individuali, che rappresenta più di 2 milioni di posti di lavoro nell’UE. Ciò comporterebbe anche una riduzione dell’accesso ai contenuti per i cittadini europei», conclude l’appello.

In particolare, tra le altre, hanno firmato l’appello:

  • BeIN Sports;
  • DFL (la federcalcio tedesca);
  • ECA (associazione dei club europei);
  • European Leagues;
  • Mediaset Spagna (non compare invece MFE, la controllante anche di Mediaset in Italia);
  • La Liga;
  • Lega Serie A;
  • Mediapro;
  • Paramount;
  • Premier League;
  • Sony Pictures;
  • Sky;
  • UEFA.