L'IFAB dà il via alla sperimentazione per le espulsioni a tempo nel calcio

L’organo preposto per l’introduzione di nuove regole nel calcio ha anche accolto gli esiti positivi della comunicazione in diretta di una decisione al VAR da parte dell’arbitro.

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(Foto: Clive Brunskill/Getty Images)

Nella giornata di oggi l’International Football Association Board (IFAB) ha accolte le richieste di sperimentare alcune nuove misure che mirano a migliorare i comportamenti dei calciatori nei confronti dei direttori di gara. Va ricordato che ogni introduzione di nuove norme o regole deve essere prima approvata da questo organo.

Come riporta Sky Sports UK, nel dettaglio sono state due diverse le proposte di nuove norme. Una riguarda il capitano di ogni squadra, che è stato identificato come unico calciatore a potersi rivolgere al direttore di gara per una richiesta di spiegazioni riguardo le scelte arbitrali. L’altra riguarda, invece, le espulsioni a tempo per proteste e anche per infrazioni di gioco specifiche. Al momento si tratta solo di lanciare una sperimentazione in ambito professionistico, primo step per un’eventuale entrata in vigore di queste norme.

Un altro mezzo di cui l’IFAB potrebbe servirsi per tutelare la figura degli arbitri è la bodycam. Nel corso della riunione i membri sono stati aggiornati sugli esiti positivi che questa tecnologia ha riportato dopo le sperimentazioni avvenute negli scorsi mesi con telecamere montate addosso agli arbitri per scoraggiare gravi episodi di condotta violenta nei loro confronti.

La riunione dell’IFAB, inoltre, ha discusso anche su quali contromisure adottare per contrastare le perdite di tempo, inclusa la regola che identifica in sei secondi il tempo massimo per il portiere di liberarsi del pallone una volta bloccato con le mani, ma anche la gestione degli infortuni.

In vista della prossima stagione, infine, i membri dell’IFAB hanno iniziato a introdurre un cambiamento per la regola numero 12 che riguarda i falli e le sanzioni. In particolare modo, si è parlato dei falli di mano all’interno della propria area di rigore che potrebbero essere puniti in maniera coerente a quelli effettuati in altre zone del campo, senza il discorso della depenalizzazione, criterio vigente attualmente.

La fase di sperimentazione ha convinto invece per quanto riguarda la comunicazione in diretta dell’arbitro dopo aver visionato un episodio al VAR. L’IFAB si ritiene soddisfatto di quanto visto e intende introdurre questa regola all’interno del manuale di gioco del calcio, che continuerà a sviluppare software per il fuorigioco semiautomatico così da accelerare ulteriormente le decisioni in merito.