Causa dai creditori a Hong Kong, nuova udienza per Steven Zhang

Nuova udienza in vista a Hong Kong per il presidente dell’Inter Steven Zhang sulla causa da 300 milioni intentatagli da China Construction Bank.

Zhang lettera addio Inter
(Foto: ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Nuova udienza a Hong Kong per il presidente dell’Inter Steven Zhang. Oggi infatti davanti al Tribunale di Hong Kong era prevista una nuova udienza legata alla causa promossa da China Construction Bank, con lo stesso Tribunale che ha condannato Zhang al pagamento di oltre 300 milioni di un prestito non saldato.

Tuttavia, come nei precedenti casi in cui né il numero uno del club nerazzurro né i suoi legali si erano presentati, il Tribunale di Hong Kong ha fissato una nuova data per un nuovo dibattimento che andrà in scena il prossimo 25 gennaio per quello che viene definito “Examination of Debtor”, “esame del debitore”, con durata prevista in 180 minuti.

In particolare, in base alla prima richiesta di giudizio, Steven Zhang dovrà davanti a un giudice per quello che appunto viene chiamato “esame del debitore”. In particolare, si legge nei documenti depositati negli USA dai creditori, Zhang sarà “interrogato oralmente per chiedergli se ha debiti, quanti debiti gli sono dovuti e quali altri beni o mezzi ha per soddisfare la sentenza” con cui è stato obbligato a ripagare gli oltre 300 milioni di debiti. Inoltre, Zhang dovrà anche “produrre qualsiasi libro o documento in suo possesso o potere” relativo ai suoi beni e alle sue passività.

Secondo i creditori, si tratta di “un controinterrogatorio” in cui il debitore deve rispondere a tutte le domande “abbastanza pertinenti e poste correttamente” e fornire “tutti i dettagli necessari”. “Questa procedura aiuterà ad accertare quali beni appartengono a Zhang e quali debiti gli sono dovuti, in modo che possano essere utilizzati per soddisfare la sentenza di Hong Kong e il debito che ha nei confronti di China Construction Bank Asia”, si legge ancora nei documenti.

L’esame del debitore di Hong Kong riguarderà:

  • attività, passività, entrate e spese di Zhang, cessioni di attività e trasferimenti di attività da parte di Zhang;
  • i suoi affari; i suoi mezzi per soddisfare la sentenza di Hong Kong;
  • e se Zhang ha strutturato in modo improprio i suoi beni e il suo rapporto con l’Inter per evitare di ottemperare alla sentenza di Hong Kong.

Intanto, tra le carte della causa negli Usa, il giudice Jesse M. Furman (che ha deciso sulla causa presentata da CCBA contro Zhang) nell’udienza in cui ha confermato la propria decisione, andata in scena lo scorso giugno, ha spiegato: «Mi sembra che le controversie qui e la posizione del signor Hegt (legale di Steven Zhang, ndr) in particolare derivino da una visione eccessivamente ristretta di cosa siano le procedure estere, e non dà davvero credito a ciò che credo stia accadendo qui, ovvero gli sforzi del signor Zhang per eludere l’esecuzione della sentenza ottenuta contro di lui».