Derby d’Italia a bilancio: i conti di Inter e Juve a confronto

Tutti i dati dei bilanci di Juventus e Inter tra fatturato, costi, risultato netto e debiti.

Ricavi minimi Champions League 2024 2025
Federico Chiesa e Matteo Darmian (Foto: MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Il derby d’Italia torna a pesare anche in chiave scudetto. Stasera a San Siro infatti andrà in scena la sfida tra Inter e Juventus, rispettivamente prima e seconda in classifica dopo oltre metà del campionato 2023/24. Un big match che passa anche dai conti, con le due società che nelle scorse settimane hanno presentato e approvato ufficialmente i rispettivi bilanci chiusi al 30 giugno 2023.

Si può quindi analizzare i conti di due tra le principali big italiane, tra fatturato, costi, risultato netto e debiti, per quella che resta una immagine dei conti delle tre società allo scorso 30 giugno. Partiamo dai ricavi.

Juventus e Inter a confronto nei bilanci: i ricavi

In termini di fatturato, nel corso della stagione 2022/23 la Juventus ha registrato ricavi maggiori, con 507 milioni di euro contro i 425 milioni dell’Inter.

Nel dettaglio voce per voce, l’Inter ha superato la rivale nei ricavi da matchday, che hanno raggiunto la quota record di 78,9 milioni di euro grazie in particolare modo alla stagione in Champions League che ha spinto inoltre anche le entrate da diritti tv fino a sfiorare i 200 milioni di euro (rispetto ai 157 milioni della Juventus). Nel confronto tra i club invece dominio per la Juventus sul fronte dei ricavi commerciali, con 178 milioni rispetto ai 74 milioni dell’Inter (che nella passata stagione ha pagato in particolare il flop Digitalbits), mentre sul tema della gestione dei calciatori la Juventus ha incassato 70,1 milioni rispetto ai 39,5 milioni dell’Inter.

 

Juventus e Inter a confronto nei bilanci: i costi

Sul fronte dei costi, invece, continua il lavoro per la riduzione dei costi in particolare per i due club, che sono passate rispettivamente dallo sfiorare i 600 e i 700 milioni di costi nel 2020/21 fino a scendere a quota 465 per l’Inter e 606 milioniper la Juvventus  nel corso del 2022/23.

A drenare la maggior parte delle entrate sono ovviamente i costi legati alle rispettive squadre. Nel dettaglio, infatti, la Juventus ha registrato costi per il personale complessivo (sia tesserato che non tesserato) pari a 282 milioni di euro, con ammortamenti e svalutazioni per 179 milioni, dati più alti dell’Inter (227 milioni di costi del personale e 122 milioni per ammortamenti e svalutazioni).

Analizzando più nel dettaglio, i costi del personale tesserato e degli ammortamenti per i calciatori sono stati pari a:

  • 401,7 milioni per la Juventus (255,3 milioni di costi per il personale tesserato e 146,4 milioni di ammortamenti);
  • 286,8 milioni per l’Inter (196,9 milioni di costi per il personale tesserato e 89,9 milioni di ammortamenti).

Juventus e Inter a confronto nei bilanci: risultato netto

Conti quindi in squilibrio per entrambi dal punto di vista di conto economico. Inoltre, per Inter e Juventus, invece, oltre allo squilibrio tra ricavi e costi pesano anche gli oneri finanziari, che sono stati pari a 37 milioni netti per i nerazzurri e 18 milioni per i bianconeri nel corso del 2022/23: oneri che nel 2023/24 diminuiranno per la Juventus, visto che ci sarà il rimborso del bond da 175 milioni.

Juventus e Inter a confronto nei bilanci: debiti e patrimonio

Dal punto di vista dell’indebitamento, Inter e Juventus hanno fatto segnare numeri in miglioramento di vista dell’indebitamento lordo: numeri ulteriormente in calo per i nerazzurri nei messi successivi con la conversione di 86 milioni di debiti verso Suning e allo stesso modo per la Juventus, che ripagherà il bond. Al 30 giugno 2023 le due società avevano un indebitamento finanziario netto pari rispettivamente a -308,8 e -339,9 milioni di euro.

Per quanto riguarda il patrimonio netto, per la Juventus era pari a 42 milioni ma, complice le perdite per 75 milioni al 30 settembre 2023, è stato annunciato nei giorni scorsi un nuovo aumento di capitale da 200 milioni per riequilibrare la situazione.

Diversa ancora la situazione per l’Inter. Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2022 è negativo per 161,9 milioni (nonostante abbia sfruttato una norma Covid per la rivalutazione del marchio da oltre 200 milioni nel 2020), rispetto al patrimonio netto negativo per 86,6 milioni del 2022. Tuttavia, l’Inter ha scelto di sfruttare l’ipotesi contenuta in uno dei diversi decreti legati all’emergenza Covid per differire il ripianamento della perdita entro il quinto esercizio successivo a quello chiuso, quindi rinviando il ripianamento all’esercizio in chiusura al 30 giugno 2027: complessivamente, entro il 2027 la perdita da ripianare sarà pari a 342 milioni di euro.

Juventus e Inter a confronto nei bilanci: gli investimenti delle proprietà

Per riequilibrare la situazione in casa Juventus, dicevamo, interverrà nuovamente la proprietà con un nuovo aumento di capitale. Si tratta del terzo negli ultimi tre anni: in termini di solo investimento di Exor (la holding degli Agnelli-Elkann azionista di maggioranza), considerando anche i ricavi captive dall’accordo con Jeep (marchio di proprietà di Stellantis di cui la stessa Exor è principale azionista), negli ultimi cinque bilanci il corrispettivo incassato dalla Juventus e legato alla proprietà è stato pari a circa 771 milioni di euro.

Diverso invece l’apporto in termini di investimento da parte di Suning per l’Inter, che si è ridotto in termini di ricavi da sponsorizzazioni (ridotte fino a 0 nel 2022/23) che in termini di versamenti in cassa. Negli ultimi due bilanci, da Suning attraverso il finanziamento concesso da Oaktree sono arrivati nelle casse del club 126 milioni di euro. In particolare l’operazione tra la famiglia Zhang e Oaktree resta un punto interrogativo sul futuro: il debito legato al finanziamento da 275 milioni (con un debito salito oltre 330 milioni con gli interessi) scadrà nel maggio 2024, con Zhang (nel frattempo alle prese con diverse cause dai creditori tra USA, Hong Kong e Milano) che continua nella sua ricerca per rifinanziarlo.

Juventus e Inter a confronto nei bilanci: i dati degli ultimi cinque anni

Negli ultimi cinque bilanci, la Juventus ha registrato ricavi per complessivi 2,6 miliardi, con una media di 525 milioni l’anno: l’Inter invece si è fermata a 2,0 miliardi, con una media di circa 403 milioni a stagione.

Dal punto di vista dei costi, invece, la Juventus ha registrato costi per 3,2 miliardi di euro negli ultimi cinque anni, contro i 2,4 miliardi dell’Inter: si tratta di una media di 640 milioni di euro per i bianconeri contro i 486 milioni dei nerazzurri.

Infine, dal punto di vista delle perdite, la Juventus ha registrato perdite negli ultimi cinque anni (in cui rientrano anche quelli maggiormente colpiti dalle conseguenze della pandemia) per 703 milioni di euro, contro i 621 milioni dell’Inter: si tratta di una media di 140,6 milioni a stagione per i bianconeri contro i 124,3 milioni di media dei nerazzurri.

Juventus e Inter a confronto nei bilanci: la prima trimestrale

Infine, sia i bianconeri che i nerazzurri hanno reso noto i dati del primo trimestre della stagione 2023/24, seppur per l’Inter solo il dato legato ai ricavi: in particolare, la Juventus ha registrato un fatturato nei primi tre mesi della stagione pari a 89,4 milioni, contro i circa 166 milioni di euro dei nerazzurri (dato non ufficiale dal punto di vista di documenti).