A San Donato Milanese si spacca la Giunta sul progetto di realizzazione del nuovo stadio del Milan nell’area San Francesco. Lo riporta il quotidiano La Notizia, dopo le parole del vicesindaco Carlo Baroni nell’ultima assemblea del comitato “No Stadio”. Parlando di un ipotetico restyling di San Siro, Baroni ha definito questa come «opportunità migliore e plus assoluto per tutta la Città Metropolitana».
Parole ben lontane da quelle del sindaco Francesco Squeri, che aveva parlato del nuovo impianto rossonero come di occasione irripetibile per la città. Ora, secondo il consigliere comunale del Pd Gianfranco Ginelli, con le dichiarazioni di Baroni «si aprono due questioni politiche in maggioranza, una riguarda il sindaco che vede il suo vice prendere per la prima volta posizione, indicando San Siro e non San Donato come soluzione preferenziale».
«L’altra riguarda la giunta dove siedono sia Barone sia Massimiliano Mistretta, assessore comunale alle Opere pubbliche e alla mobilità, tra i più accesi sostenitori dello stadio a San Donato», ha aggiunto Ginelli. Per Francesco De Simoni, capogruppo Pd, se realmente Baroni è convito dell’ipotesi di riqualificazione di San Siro sia la soluzione migliore, l’amministrazione di San Donato dovrebbe agire di conseguenza, «evitando di prestarsi a speculazioni dei club in cambio di oneri di urbanizzazione».
Come noto, l’impianto da 70mila posti sorgerà su un Podium, una struttura di estensione pari a 160mila mq e di altezza ari a 8 metri sulla cui copertura verranno costruiti sette edifici a varie destinazioni d’uso. Il progetto si colloca nell’area verde di San Francesco, al confine con il Parco Agricolo Sud.