De Siervo: «Fondi in Serie A? Interessante con Media Company per l'estero»

L’amministratore delegato De Siervo ha aggiunto: «a oggi, esistono due superleghe, due soli prodotti essenziali a livello internazionale, la Champions League e la Premier League».

De Siervo
Luigi De Siervo (Andrea Staccioli / Insidefoto)

L’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, dopo essere intervenuto a Roma al Social Football Summit, ha parlato dal palco di San Siro, dove si è tenuto DLA Piper Sport Forum 2023.

Nella pancia dell’Olimpico, l’ad della Serie A aveva parlato di stadi, pirateria e diritti tv, nel capoluogo lombardo ha voluto approfondire la questione dei fondi di private equity nel calcio, con particolare attenzione al sistema italiano: «Ci sono state possibilità in passato, in questo momento lo ritengo improponibile. Credo che l’interesse di un fondo sulla creazione di una media company soltanto sull’estero possa essere interessante. Dal punto di vista commerciale, a oggi, esistono due superleghe, due soli prodotti essenziali a livello internazionale: la Champions League, soprattutto nella nuova formula che prevede un aumento del 40% delle nuove partite, e la Premier League. Se ha un senso un fondo di private equity è unendo le forme a livello internazionale».

«Il risultato finale porta comunque a una stabilizzazione del sistema, siamo riusciti a garantirci un floor di 900 milioni di euro all’anno, ma soprattutto siamo riusciti, proprio nella logica del recupero di ricavi, che è l’obiettivo che ci siamo dati, a garantirci un 50% delle revenue di DAZN oltre una determinata soglia – ha concluso l’ad della Lega Serie A -. Questo ci aiuta in una battaglia che non è solo italiana, anche se siamo il Paese che delinque maggiormente: abbiamo inventato il pezzotto e il calcio italiano perde ogni giorno 1 milione, un danno sempre più forte».