Lazio, Lotito rilancia sul Flaminio: «Lo voglio, ma con 50mila posti»

Il patron della Lazio continua a lavorare per la nuova casa dei biancocelesti, con una capienza di alto livello: ecco i nodi da sciogliere.

Lotito capienza Flaminio
Claudio Lotito (Foto: Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Claudio Lotito prepara un nuovo assalto allo stadio Flaminio. Il patron della Lazio – scrive La Repubblica – non ha ancora premuto l’acceleratore, ma si è convinto a presentare un progetto biancoceleste al Comune per rilevare l’impianto abbandonato dal 2011. Parcheggi, capienza e copertura: su questi tre campi si gioca la partita del Flaminio.

Dal Campidoglio la giunta Gualtieri ha sempre ribadito di voler dare priorità alla Lazio, a patto di vedere un progetto concreto su cui fare tutte le valutazioni del caso. Giudizi che devono fare i conti con i vincoli architettonici-paesaggistici che tutelano l’opera realizzata da Pier Luigi e Antonio Nervi per le Olimpiadi del 1960.

«Se Lotito vuole davvero fare lo stadio della Lazio lì, trova le porte aperte», dice Alessandro Onorato, assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi. La capienza, ora di 20mila posti, si può aumentare con una struttura esterna, così da non intaccare il catino originale del Flaminio. Stessa soluzione per coprire l’impianto.

Quello dei parcheggi è invece il problema più semplice da risolvere secondo Lotito. «Prendere il Flaminio è semplice, ma bisogna vedere come renderlo funzionale alle esigenze della Lazio», il suo pensiero. Ad agosto 2022 aveva chiesto i fascicoli e i documenti per studiare i margini di manovra. Poi un lungo silenzio, quasi di un anno. Adesso altri passi in avanti nell’ombra, tra discorsi informali e incontri privati.

«Evocare la storia del nostro club anche con fatti concreti infrastrutturali è sempre una cosa importante. E’ chiaro che però deve essere anche funzionale alle nostre esigenze. Oggi nelle partite, e speriamo si prosegua così, abbiamo una presenza importante. Avere 26mila spettatori, che è la capienza del Flaminio, mi sembra riduttivo. Minimo 45mila? No, 50 mila. Ho delegato un rappresentante istituzionale per occuparsi di questa situazione che si è mosso, ha iniziato a fare una serie di consultazioni. Stiamo valutando per capire quello che si può fare», ha detto Lotito sabato sera all’Auditorium Parco della Musica.

Insomma, la volontà sembra esserci: «Abbiamo in testa un meccanismo che cercherà di salvaguardare quelli che sono gli interessi primari dello Stato e della famiglia Nervi, senza andare a intaccare, per quel che si potrà, l’architettura. Va bene evocare la storia, però poi quando piove non possiamo tornare a utilizzare l’ombrello».