Stadio Fiorentina, mancano i fondi: problema anche per l'impianto temporaneo

L’incertezza dei finanziamenti, che ha costretto il Comune di Firenze a un bando “a pezzi” per il Franchi, è una questione importante anche nella decisione di dove far giocare i viola durante i lavori.

nardella e commisso
Dario Nardella, sindaco di Firenze, e Rocco Commisso, presidente della Fiorentina (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Mentre il Comune di Firenze ha dato il via libera al bando, per la seconda volta, per lo stadio Artemio Franchi, si va largo una certa inquietudine per quanto riguarda l’impianto temporaneo, quello in cui dovrebbe andare a giocare la Fiorentina mentre ci saranno i lavori. Lavori, che nelle intenzioni del sindaco Dario Nardella, dovrebbero partire per gennaio 2024.

Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, oltre alla questione legata ai fondi per la ristrutturazione del Franchi, con un ricorso ancora pendente del Comune contro la decisione del Governo di togliere 55 milioni di euro del PNRR dai fondi per lo stadio (diventati più di 70 per il rincaro delle materie prime), ecco che la questione si sposta sulla nuova sede, temporanea, della squadra viola. Infatti, non è ancora stata ufficializzata la scelta del club, di comune accordo con le varie autorità pertinenti, visto che la candidatura del “Padovani”, usato come stadio da rugby, riscontra diverse problematiche.

La più importante è sicuramente la questione legata alla capienza. Al momento, questa è di 7.000 posti e necessita di lavori importanti per rifarli, per non parlare di quelli che riguardano l’ampliamento a 15.000 con tribune smontabili. E se la questione fondi ha fatto propendere per un bando sullo stadio Franchi a “pezzi“, ecco che anche sul capitolo stadio temporaneo nasce naturalmente una domanda: “chi paga?”. L’insistenza del sindaco per rifare il Franchi con soldi pubblici sembra ora sembra un vero e proprio autogol quando Rocco Commisso aveva tutta l’intenzione di costruire uno stadio nuovo con fondi privati, come fatto con il nuovo Viola Park, centro di allenamento della Fiorentina.

Un’altra strada alternativa al “Padovani” è rappresentata dal “Castellani”, lo stadio che ospita le partite casalinghe dell’Empoli. Ma anche qui nasce un problema, dato dall’inizio dei lavori a settembre 2024 per ampliare l’attuale capienza con conseguente diminuzione, nell’arco dei lavori, da 16.000 a 12.000 posti. In questa stagione, per rendere il tutto ancora più chiaro, la Fiorentina ha venduto 20.000 abbonamenti e ha una media spettatori di 30.137 (come certificato dai dati elaborati da Calcio e Finanza). Oltre a questo, spostare una tifoseria molto numeroso come quella viola in una città da 48.000 abitanti è di per sé un problema non di poco conto, visto anche che si sente continuamente parlare di impatto di un nuovo stadio per i quartieri di un’intera città.

In conclusione, se almeno il “Padovani” si trova a Firenze, uno spostamento in un’altra città andrebbe a incidere in primis sui tifosi che dovrebbero affrontare tutte le partite della propria squadra del cuore come delle trasferte, con tutti i costi che ne nascono, oltre a dover superare la “concorrenza interna” per accaparrarsi un biglietto, con il totale di questi che, quasi, sicuramente, sarà di molto inferiore ai 43.147 che garantisce il Franchi.