Follieri torna alla carica per la Roma: «Interesse ancora vivo, disposti ad alzare offerta»

Le parole dell’imprenditore pugliese: «Non ho ripetuto una nuova offerta ai Friedkin: ma siamo in attesa di capire la loro volontà»

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«Se il mio interesse per la Roma è ancora vivo? Sicuramente sì. Non ho ripetuto una nuova offerta, è sempre quella che avevamo presentato ai Friedkin, di 840 milioni, ad agosto, e siamo in attesa di capire la loro volontà». Raffaello Follieri, in una intervista pubblicata sul sito dell’agenzia Adnkronos, torna alla carica per acquistare la Roma dai Friedkin.

«Il nostro interesse è rimasto vivo e ci piacerebbe andare a chiudere l’operazione, se riusciamo, ma stiamo aspettando che l’altra parte ci faccia sapere qualcosa, visto anche che negli ultimi giorni sono usciti molti articoli sulla questione relativa allo stadio. Noi restiamo interessati ad acquistare il club, ma poi deve essere l’altra parte a voler vendere. Al momento mi sembra che si attenda di capire la questione stadio come evolve», le parole dell’imprenditore pugliese.

«Se noi siamo interessati al progetto stadio? È una cosa che lasceremmo da parte per ora. Noi siamo interessati alla squadra, poi la questione stadio è naturalmente un’opportunità, ma non si può basare tutta la gestione della società sul fatto se lo stadio verrà approvato o meno. Confermo che siamo disponibili a salire leggermente (sembra si possa arrivare a 890/900 milioni di euro) rispetto all’offerta iniziale pur di chiudere l’operazione velocemente perché queste operazioni vanno chiuse a breve termine. Siamo più per concretizzare che per parlare».

«Io ho incontrato i Friedkin due volte verso aprile e maggio a Londra. Ma poi abbiamo un fiduciario in comune che parla settimanalmente sia con me che con loro, c’è quindi un canale aperto. Il nostro core business? Noi siamo focalizzati sui metalli rari. È questo il nostro lavoro giornaliero. Compriamo e vendiamo metalli rari. La base seria nostra è quella, il nostro business, un trading a livello governativo. Se non ci fosse questo lavoro non si potrebbe pensare ad una operazione da un miliardo di euro. Al momento non siamo presenti in Italia, ma vendiamo principalmente nei Paesi mediorientali e asiatici dove siamo già da molto tempo, ed ora stiamo aprendo a breve il mercato Nordamericano e quello Europeo, per cui anche questa operazione è in relazione al fatto che a noi interessa aprire l’Europa come mercato e la Roma potrebbe anche essere un veicolo per questo».

«Perché investire nel calcio e nella Roma? Secondo me c’è una grande opportunità dal punto di vista del brand. Secondo l’analisi che abbiamo fatto, non è stato sfruttato il brand “Roma” come città nel mondo, per cui noi puntiamo molto sul fatto di portare Roma a livello internazionale come brand», ha aggiunto Follieri.

«Ci sono esempi di successo anche in Italia dove si può basare il progetto comprando calciatori conosciuti, ma anche facendo un’Academy e un settore giovanile robusto. A Roma i giocatori migliori, come Totti e De Rossi, sono arrivati da lì e quindi bisogna puntare molto sul settore giovanile e cercare di far crescere i giovani per poi portarli in prima squadra. Io vedo una Roma molto italiana nel mio progetto. Ovviamente per far crescere i ragazzi ci vuole tempo e nel frattempo bisogna comprare, perché prendere dei campioni in prestito, dal punto di vista finanziario, non è un’ottima soluzione, a mio parere. Bisogna cercare di comprare questi giocatori altrimenti il valore patrimoniale non esiste», ha spiegato inoltre l’imprenditore.

«Mourinho? A me piace molto. Ci sono due allenatori che mi piacciono e sono lui e Antonio Conte, come tipo di calcio. Un ritorno di Totti alla Roma? Lo vedrei in modo assolutamente positivo, è un grande asset che la Roma non sta sfruttando. Io viaggio molto in Medioriente e Asia e tutti quando si parla di Roma, la prima parola che mi dicono è ‘Totti’. È molto conosciuto. Io sono residente in Arabia Saudita. Risiedo qui ed ho rapporti giornalieri. Vado a vedere le partite e sta diventando un campionato di livello europeo. Accordi con club sauditi? È un po’ il progetto relativo al branding internazionale che abbiamo, e prevediamo anche di coinvolgere altri team in altri Paesi e fare accordi con loro».

«Acquistare un altro club italiano se non andasse in porto quello della Roma? Al momento sono concentrato su questo progetto della Roma, tra l’altro sono tifoso e non vedo altre opzioni. Le tentate acquisizioni di Foggia e Palermo? Voglio chiarire le questioni Foggia e Palermo. Non è che non si è voluto fare l’operazione ma lì il motivo era legato a quello che abbiamo trovato nei bilanci delle società, comprovato da quello che è avvenuto dopo. Avevamo trovato dei bilanci disastrosi e se ne sono avvantaggiati personaggi locali, ma non perché il progetto fosse migliore ma perché più vicini alle amministrazioni di quel momento».

«Io sono pugliese ma sono 20 anni che sono fuori dall’Italia, e gli imprenditori locali quando arriva qualcuno con dei capitali da fuori, si sentono un po’ minacciati. Io sono sul pezzo, non sono ovviamente operazioni semplici, ma io sono pronto nel rispetto degli altri. Io sono qui nel caso in cui decidano di vendere, ma nessuno costringe nessuno a fare niente. La mia è più una cosa da tifoso», ha concluso Follieri.