Il rapporto tra calcio e criptovalute sembrava destinato al decollo in Italia, ma qualcosa è andato storto. Basti pensare ai fasti del 2019, quando sembrava essere scoccata una vera e propria scintilla d’amore tra i due settori: una scintilla spentasi davvero troppo presto, anche a causa dei problemi nati in alcune società crypto, come Digitalbits. Si tratta di un argomento indubbiamente complesso, ma che merita di essere approfondito.
Calcio e criptovalute: la situazione in Italia
Molti tifosi di calcio sanno già che, nel recente passato, il mondo delle criptovalute ha scelto di legarsi a doppio filo a quello del pallone, e viceversa. Si parlava di un incontro che avrebbe potuto portare enormi benefici sia alle squadre di Serie A, sia alle aziende crypto: le prime avrebbero ottenuto fondi particolarmente ricchi da questa partnership, mentre le seconde avrebbero potuto godere di una visibilità da record. In sintesi, gli ingredienti per una romantica luna di miele sembravano non mancare, ma poi in questo matrimonio si è rotto qualcosa.
La crisi di Digitalbits e l’importanza di affidarsi a criptovalute note
Nel 2019 la società di criptovalute Digitalbits ha fatto il suo esordio in Italia, sponsorizzando sia l’Inter sia la Roma. Poi sono emersi i problemi: l’azienda in questione, infatti, è letteralmente sparita evitando di versare nelle casse dei due club quanto dovuto in base al contratto di partnership. Così l’Inter ha prima rimosso dalla maglia il logo, e in seguito ha deciso di fare causa a Digitalbits. La Roma, a sua volta, ha eliminato il logo e ogni riferimento a questa società sulla pagina dei propri partner commerciali.
Da qui emerge l’importanza di stringere delle collaborazioni soltanto con aziende note, evitando il rischio di inadempienza, considerando che molte piattaforme crypto falliscono e dichiarano bancarotta. Lo stesso è accaduto negli USA: la NSWL (National Women’s Soccer League) è rimasta senza fondi a causa del fallimento del suo principale sponsor, ovvero Voyager Digital. Di riflesso, le società di calcio e le leghe dovrebbero fare molta attenzione, quando si tratta di scegliere un partner in questo settore.
Non a caso, tutti gli altri comparti che lavorano a stretto contatto con le crypto hanno già scelto da tempo di adottare questa soluzione. Basti pensare ad esempio al gambling e ai casinò Bitcoin, che accettano soltanto valute digitali riconosciute, come i già citati Bitcoin, gli Ethereum e i Litecoin. Tornando al focus principale: che fine ha fatto Digitalbits? La società esiste ancora, e definisce le accuse “ridicole”. L’Inter, intanto, ha già avviato una causa legale per inadempienza degli accordi: la piattaforma, infatti, deve alla società nerazzurra 30 milioni di euro.
Il futuro del calcio e delle criptovalute in Italia
Il futuro delle criptovalute nel calcio è ancora oscuro e pieno di dubbi. Per prima cosa, l’esperienza vissuta da Roma e Inter con Digitalbits ha lasciato un segno profondo, tanto che al momento i club della Serie A nutrono una particolare diffidenza nei confronti delle piattaforme crypto. Ma ciò non vuol dire, comunque, che questo capitolo sia stato chiuso per sempre.