Champions, dall'Inter al Milan: il regolamento in caso di arrivo a pari punti

Le regole in caso di pari punti per stabilire chi conquisterà la vetta dei vari gironi: diverse le italiane interessate in questo rush finale.

Champions arrivo a pari punti
(Foto: DANIEL ROLAND/AFP via Getty Images)

La quarta giornata della fase a gironi di Champions League ha lanciato l’Inter agli ottavi di finale della manifestazione. Un traguardo importante, che garantisce già oltre 61 milioni di euro alle casse dei nerazzurri e la qualificazione praticamente certa alla prima edizione del nuovo Mondiale per Club a 32 squadre targato FIFA.

Champions arrivo a pari punti – Almeno tre italiane interessate

Ora i nerazzurri lotteranno nelle prossime due giornate per arrivare al primo posto del proprio girone, sfidando la Real Sociedad. Arrivare primi ridurrebbe le chance di trovare un avversario proibitivo nella fase a eliminazione diretta, per questo la squadra di Simone Inzaghi proverà a raggiungere questo traguardo nelle ultime due partite.

Una situazione che interessa almeno altre due italiane: Milan e Lazio. I rossoneri sono terzi attualmente, ma con un girone molto corto, e possono ancora sognare il primo posto. I biancocelesti sono raggruppati invece con Atletico Madrid e Feyenoord nello spazio di un punto e sognano anche loro il risultato importante. Più difficile per il Napoli, con il Real Madrid che ormai è “scappato” e si trova a +5 sui partenopei.

Ma quali sono i criteri da tenere in considerazione in caso di conclusione del girone con lo stesso numero di punti per due o più squadre? A spiegarlo è la stessa UEFA all’articolo 17 del suo regolamento, che si intitola “Equality of points – group stage”.

Champions arrivo a pari punti – Tutti i criteri

In caso di parità di punti tra due o più squadre al termine delle partite del girone, per la determinazione della classifica si applicano i seguenti criteri nell’ordine indicato:

  1. maggior numero di punti ottenuti nelle partite del girone disputate tra le squadre in questione;
  2. migliore differenza reti rispetto alle partite del girone disputate tra le squadre in questione;
  3. maggior numero di reti segnate nelle partite del girone giocate tra le squadre in questione;
  4. se, dopo aver applicato i criteri da a) a c), le squadre hanno ancora parità di classifica, i criteri da a) a c) vengono riapplicati esclusivamente alle partite tra le restanti squadre per determinare la loro classifica finale. Se tale procedura non porta ad un verdetto, i criteri da e) a k) si applicano nell’ordine definito alle due o più squadre ancora in parità;
  5. migliore differenza reti in tutte le partite del girone;
  6. maggior numero di reti segnate in tutte le partite del girone;
  7. maggior numero di gol segnati in trasferta in tutte le partite del girone;
  8. maggior numero di vittorie in tutte le partite del girone;
  9. maggior numero di vittorie in trasferta in tutte le partite del girone;
  10. punteggio disciplinare totale più basso, basato solo sui cartellini gialli e rossi ricevuti da giocatori e dirigenti della squadra in tutte le partite del girone (cartellino rosso = 3 punti, cartellino giallo = 1 punto, espulsione per due cartellini gialli in una partita = 3 punti);
  11. coefficiente del club più alto

Ricordiamo che per gli ottavi di finale, le prime e le seconde qualificate saranno divise in due urne e accoppiate tra di loro. Le uniche limitazioni riguarderanno il divieto di scontro tra squadre della stessa Federazione e tra squadre che si sono già affrontate durante la fase a gironi della UEFA Champions League.