Il riassetto di TIM può partire. Ieri il consiglio del gruppo telefonico ha deciso di vendere la rete di telecomunicazioni al fondo americano Kkr — in consorzio con il ministero dell’Economia e F2i — per un valore di 18,8 miliardi di euro, più altri 3 miliardi circa che il gruppo incasserebbe al verificarsi di determinate condizioni.
Vivendi, contraria alla cessione della rete, è pronta a dare battaglia. «I diritti degli azionisti di TIM sono stati violati» e «la decisione del cda è illegittima», ha fatto sapere ieri sera Vivendi, annunciando che «utilizzerà ogni strumento legale a sua disposizione per contestare questa decisione e tutelare i suoi diritti e quelli di tutti gli azionisti». Sul mercato viene data per scontata la richiesta di un provvedimento d’urgenza per cercare di bloccare subito la vendita a Kkr.
TIM cessione rete KKR – Il titolo scivola in Borsa
Nel frattempo, dopo un avvio brillante, il titolo della società lascia sul campo il 3,2% a 2,51 centesimi, in coda al resto del listino principale. Secondo gli analisti di Bloomberg sul titolo pesano l’incertezza e una più elevata componente di “earn-out” (la maggiorazione di prezzo riconosciuta al raggiungimento di determinati obiettivi, ndr) e l’assenza della vendita della divisione sottomarina (Sparkle).
La delibera del board segna tuttavia un punto di svolta rispetto al quale non sarà semplice tornare indietro. «Le delibere approvate con grande responsabilità e coraggio dal consiglio di TIM vanno nella direzione di fare il bene di TIM, delle persone che vi lavorano, dei suoi azionisti, del Paese intero» ha commentato il presidente, Salvatore Rossi.
La cessione della rete consentirà a Tim di ridurre subito il debito di 14 miliardi — su un’esposizione netta di 26 miliardi a fine giugno — e trasferire 20mila dipendenti alla NetCo, la società che conterrà l’infrastruttura. «Con questa operazione diamo linfa all’infrastruttura di rete e allo stesso tempo consentiamo alla nuova Tim di focalizzarsi sull’innovazione tecnologica che serve per governare il complesso mercato dei servizi digitali e giocare un ruolo da leader» ha spiegato il ceo di TIM, Pietro Labriola.
TIM cessione rete KKR – I piani di Vivendi
In molti – scrive Il Corriere della Sera – sostengono che il presidente di Vivendi, Yannick Bolloré, vorrebbe chiudere definitivamente la partita e uscire da TIM, ma le condizioni di mercato non sono favorevoli e una battaglia giudiziaria sulla cessione della rete certamente non aiuta un’operazione di disimpegno. Nelle scorse settimane sono circolate ipotesi di un coinvolgimento di Poste o di Terna, ma si tratta di una decisione politica, ritenuta prematura da chi ha seguito da vicino il dossier. Entro mercoledì è prevista la firma degli accordi di vendita tra TIM e Kkr, che saranno perfezionati entro l’estate del 2024.