Rifinanziamento e soci di minoranza: il piano di Zhang per tenersi l’Inter

Il numero uno del club nerazzurro non ha intenzione di cedere: la svolta è prevista tra fine 2023 e inizio 2024.

Zhang Oaktree causa
(Foto: Nicolò Campo / Insidefoto)

In queste settimane di contatti a distanza dalla Cina, il presidente dell’Inter Steven Zhang si sta occupando direttamente di Suning, dopo la decisione del governo cinese di stanziare circa 650 milioni di euro per venire incontro alla crisi di liquidità dell’azienda. Ma sulla sua scrivania, – scrive La Gazzetta dello Sport nella sua edizione odierna – il dossier Inter è in prima fila.

Zhang è fortemente deciso a tenersi il club. Durante l’assemblea dei soci ha speso parole sul presente e sul futuro della società, ma anche in privato non ha mai lanciato segnali contrari. I suoi ragionamenti non lasciano intendere scenari diversi da una sua permanenza. Anche a fronte del prestito di Oaktree in scadenza il 20 maggio 2024, data entro la quale la Grand Tower Sarl – la holding lussemburghese che controlla l’Inter – dovrà restituire al fondo USA oltre 350 milioni (275 più gli interessi che hanno fatto lievitare la cifra iniziale), per evitare che la società finisca nelle mani dello stesso Oaktree.

Zhang piano Inter – Il lavoro per il rifinanziamento

Ci sarebbero alcuni fatti a supporto di questa tesi. Il primo, nonostante le indiscrezioni, che non sarebbero mai partiti veri e propri dialoghi concreti tra il proprietario del club e un potenziale compratore. L’altro dato di fatto è nei contatti continui e costanti tra Zhang e i due advisor scelti per rifinanziare il debito con Oaktree, ovvero Goldman Sachs e Raine Group.

La strada è tracciata, e Zhang è convinto di riuscire nell’impresa. I tempi sono brevi, siamo in una fase cruciale e non si arriverà a maggio per capire il futuro societario. È lecito aspettarsi una risoluzione tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024: sono in corso in queste settimane dialoghi con almeno un paio di credit fund interessati all’operazione, entrambi di provenienza statunitense.

Il nodo è legato ai tassi d’interesse che l’eventuale nuova operazione dovrà prevedere: quelli attuali con Oaktree sono fissati al 12%, che hanno aumentato l’esposizione finanziaria. E l’obiettivo di Zhang, in ottica futura, è chiudere il nuovo finanziamento a tassi il più possibile contenuti. Questo è il piano di Zhang. In prima fila rispetto ad altre opzioni. Una porta al rifinanziamento con lo stesso Oaktree, che ha già fatto sapere di non essere intenzionato a rilevare il club.

Zhang piano Inter – L’ipotesi di un socio di minoranza

Un’altra via è l’ingresso di un fondo direttamente nel club, con una partecipazione azionaria di minoranza ma con passaggi già stabiliti che porterebbero al cambio di proprietà in un arco temporale già predefinito. È uno degli scenari che gli advisor hanno prospettato a Zhang. Ma il presidente ora è concentrato su un’altra via. Un ragionamento in prospettiva: Zhang vede nell’Inter margini di crescita, anche in relazione alla questione stadio. Rifinanziare per godersi la seconda stella: il progetto è chiaro.