Fiorentina venduta ai sauditi? Il club: «La proprietà non vuole cedere»

Non si placano le voci dell’interesse del fondo sovrano PIF per il club viola, con intermediario l’ex Presidente del Consiglio e ora leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

Dominio Fiorentina causa tifosi
Rocco Commisso (Foto: Gabriele Maltinti/Getty Images)

L’Arabia Saudita ha ormai puntato sul calcio nazionale e internazionale. Proprio in quest’ottica, l’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che vanta più di un contatto istituzionale in Medio Oriente, avrebbe tentato di fungere da intermediario per un eventuale acquisizione della Fiorentina, ora in mano all’imprenditore italo-americano Rocco Commisso.

Come svelato da un’inchiesta di Report andata in onda ieri sera su Rai Tre, approfondendo indiscrezioni di vari quotidiani e trasmissioni, Renzi avrebbe provato a contattare Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, per parlargli degli interessamenti sauditi ricevuti per il club. Barone non ha però mai risposto al leader di Italia Viva.

Lato Fiorentina, arrivano messaggi di smentita sulla possibilità di cedere la società, soprattutto dopo l’impegno del patron Commisso nel portare il club ai vertici del calcio italiano, dopo aver raggiunto sul campo la finale di Conference League e quella di Coppa Italia, purtroppo per i viola perse entrambe nonostante due ottime gare giocate da Biraghi e compagni.

Tornando sulla questione sauditi, lo stesso Renzi, a Report, ha spiegato di aver scritto sì a Barone, ma non per tentare di far vendere la Fiorentina agli arabi bensì, in virtù dei suoi ottimi rapporti coi sauditi, per fissare una cena a Riad in occasione della prossima finale di Supercoppa nel 2024, a cui parteciperà la Fiorentina, insieme a Inter, Lazio e Napoli.

La versione di Report, è però ben più precisa e sostiene che Renzi negli scorsi mesi avrebbe tentato di far incontrare Barone con intermediari del fondo PIF, che fa capo al principe saudita Bin Salman, vogliosi di acquistare società di calcio in Italia e interessati alla Fiorentina. Il fondo saudita ha la maggioranza del Newcastle, club inglese portato in Champions League dopo 20 anni dall’ultima volta.

«Sulla vicenda della vendita della Fiorentina siamo oltre il ridicolo, non ho mai parlato con nessuno dell’acquisizione della squadra viola e la mia battaglia, condotta a viso aperto era contraria all’utilizzo di denaro pubblico sullo stadio di Firenze. Tutto il resto è fango e diffamazione» ha fatto sapere ieri il Matteo Renzi, appena rientrato proprio dall’Arabia Saudita.

Cessione Fiorentina fondo PIF – La posizione del club

La posizione del club è sempre la stessa: «La nostra proprietà non vuole cedere il club, solo voci da bar», aveva fatto sapere nei mesi scorsi Barone ai primi rumors. E nella giornata di ieri la società lo ha ribadito, denunciando anche una «opera di destabilizzazione a poche ore da una sfida importante in chiave Champions con la Lazio», in programma stasera alle 20.45.

Resta però un fatto che il messaggio Renzi-Barone esista. Ed è un fatto anche da mesi fonti politiche ed economiche cittadine raccontano di voci su un interesse saudita sulla Fiorentina. Renzi nega un suo coinvolgimento. Eppure sono un fatto i suoi legami stretti con Riad e Bin Salman. Il patron viola Rocco Commisso sempre a Report nega che il fondo arabo PIF stia per comprare la Fiorentina ma lo fa con una punta di risentimento: «No no, mi vogliono mandare via da qua ma quando non hanno niente da dire parlano di cose che non sono vere».

Come riporta l’edizione odierna del La Repubblica-Firenze, non è la prima volta che il mondo arabo viene accostato alla Fiorentina: durante la gestione Della Valle si era parlato di un contatto a New York con l’emiro Al Thani, proprietario del Paris Saint Germain. Ad alimentare le indiscrezioni che portano al fondo PIF, è la gara per il nuovo stadio Franchi: nella giuria che ha proclamato il gruppo Arup come vincitore risiedeva l’architetta Giovanna Carnevali, tra i progettisti di Neom, la città futuristica voluta da Bin Salman.

Oggi intanto in Consiglio Comunale arriva al voto la variazione di bilancio che contiene i 10 milioni di euro per l’adeguamento dello stadio provvisorio Padovani durante i lavori al Franchi. La Fiorentina non ha ancora comunicato la volontà di giocare proprio al Padovani mentre ci saranno i lavori di restyling. In Consiglio è nota la posizione di Italia Viva che è contraria alla mozione riguardante l’eventuale stadio provvisorio e quindi non voterà l’atto che sarà sotto esame nella giornata di oggi.