Scommesse, tocca a Zaniolo: venerdì sarà interrogato dai pm a Torino

L’esterno d’attacco dell’Aston Villa volerà nel capoluogo piemontese dopo la partita di Conference League della formazione inglese in casa degli olandesi dell’AZ Alkmaar.

Zaniolo interrogatorio scommesse
Nicolò Zaniolo (Foto: JUSTIN TALLIS/AFP via Getty Images)

Dopo Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, la Procura di Torino si appresta a interrogare il terzo e ultimo calciatore indagato nel caso scommesse, almeno per il momento. Nicolò Zaniolo sarà sentito dalla pubblico ministero Manuela Pedrotta.

Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, gli inquirenti hanno avuto disponibilità dall’ex Roma il giorno dopo l’impegno di Conference League dell’Aston Villa, in casa dell’AZ Alkmaar, visto che l’esterno d’attacco è una delle pedine più importanti della formazione di Unai Emery, come dimostra la ottima prestazione fornita nell’ultimo turno di campionato contro il West Ham in Premier League.

Zaniolo arriverebbe a Torino nelle ore successive all’impegno di Conference, per essere lì la mattina di venerdì. A differenza di Fagioli e Tonali, l’attaccante classe 1999 non ha mai ammesso di aver scommesso sul calcio, ma solamente di aver giocato a blackjack e a poker senza sapere che fossero siti illegali. Nel frattempo, gli inquirenti stanno ultimando le analisi dei dispositivi elettronici sequestrati a Zaniolo stesso e a Tonali, in cerca di ulteriore materiale investigativo, sia che riguardi i due calciatori e sia che coinvolga altre persone del mondo del calcio.

A differenza di Fagioli e Tonali, la Procura in questo caso ha dimostrato di non avere alcuna fretta, vista anche la linea difensiva di Zaniolo. Quindi attende l’esito delle analisi per avere un quadro più completo della vicenda e andare a discutere con il calciatore dei Villans su ogni aspetto della questione: dal chi gli ha fornito gli accessi a quei siti illegali, da quanto tempo e se ci sono altri calciatori o persone coinvolte.

Al momento, nessun elemento probatorio ha dato indicazione che la versione di Zaniolo non corrisponda alla verità, visto che non sono state trovate scommesse sul calcio, cosa vietata dalle norme FIGC per i propri tesserati. Per questo la sua posizione è molto diversa rispetto a quella di Fagioli e Tonali, con quest’ultimo che non solo ha ammesso di aver piazzato scommesse sul calcio, ma di averlo fatto sul Milan mentre era un tesserato rossonero. Cosa che costituisce un aggravante. Zaniolo rischia così solamente una multa per aver scommesso su siti illegali, mentre dal punto di vista sportivo, se venisse confermata la sua versione, non rischia nulla.