Scommesse, le chat nel telefono di Fagioli: coinvolti altri giocatori

Agli atti ci sono delle chat con una serie di compagni in cui si parla esplicitamente di scommesse. Sono una decina, tra cui un altro giocatore della Juventus.

Scommesse giocatori coinvolti
(Foto: Valerio Pennicino/Getty Images)

I nomi di Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali sono soltanto tre, i più famosi, di una decina di calciatori sui quali la Polizia sta effettuando accertamenti ormai da qualche settimana nell’ambito del “terremoto” relativo alle scommesse effettuate da parte dei giocatori professionisti. Tra i coinvolti – spiega La Repubblica – c’è almeno un altro giocatore della Juventus, di seconda fascia. E altri giocatori di Serie A.

È verosimile però che l’elenco sia destinato inesorabilmente ad allargarsi: sono già state individuate almeno tre piattaforme illegali, sulle quali gli investigatori sono convinti che i calciatori italiani scommettessero abitualmente. Tutto nasce per caso, da un’indagine su un gruppo criminale che aveva organizzato una piattaforma sommersa di scommesse, parallela a quella legale. L’obiettivo? Riciclare denaro.

Canali ideali per chi non può scommettere per altre ragioni. I calciatori, per esempio, cui il Codice di Giustizia Sportiva della FIGC vietano scommesse sul calcio, anche su quelle che non sono dei propri team. Fagioli ha giocato cifre importantissime negli ultimi diciotto mesi, si parla di centinaia di migliaia di euro. Nulla però che possa fare pensare ad alterazione di risultati: piazzava biglietti come un qualsiasi scommettitore. A lui la Polizia arriva per caso: indagando su un’agenzia Eurobet di Torino che teneva una “contabilità” parallela per le giocate sui server illegali.

Scommesse giocatori coinvolti – Presente un altro calciatore della Juve

Tutti gli atti vengono inviati anche alla Federcalcio e qui si arriva al vero punto dolente. Fagioli ammette tutto e si autodenuncia. E consegna il suo cellulare. Questo è il momento in cui cominciano i problemi per gli altri colleghi: agli atti ci sono delle chat con una serie di compagni in cui si parla esplicitamente di scommesse. Sono una decina: c’è un compagno della Juve di seconda fascia. E ci sono due ragazzi con cui ha condiviso la nazionale: Tonali e Zaniolo.

Non c’è la prova che i due abbiano scommesso, ma i messaggi sembrano inequivocabili. La Polizia comincia gli accertamenti, attende gli esiti per capire le eventuali modalità e i flussi delle giocate. Chiede l’elenco degli scommettitori, per capire se ci sono altri sportivi. Ma, nel frattempo, la fuga di notizie “costringe” ad accelerare il protocollo e correre verso Coverciano per sequestrare i telefoni ai due giocatori. «Ci aspettavano» diceva nella serata di ieri una qualificata fonte investigativa. È solo l’inizio.