Bagno a Ripoli (FI) – «Godi, Fiorenza, poi che se’ sì grande». Sugli spalti dello Stadio Curva Fiesole il pubblico arriva a scomodare anche Dante: il Sommo Poeta fa da sfondo all’inaugurazione del Viola Park, il nuovo centro sportivo – o meglio, la nuova casa – della Fiorentina a Bagno a Ripoli (a pochi minuti da Firenze). Un complesso che il patron viola Rocco Commisso è riuscito a realizzare dopo tre anni di duro lavoro.
Il centro – che ha accolto oltre 3mila invitati per la sua inaugurazione – si sviluppa su circa 26 ettari di terreno e dispone di ben 10 campi da calcio regolamentari, oltre a due mini stadi da 4.500 posti complessivi (uno intitolato a Davide Astori, difensore e capitano della Fiorentina, scomparso nel 2018, e uno alla Curva Fiesole).
Inoltre, sono presenti numerosi edifici che ospitano 70 uffici, 71 camere da letto, un ristorante, aree fitness, sale, auditorium e quant’altro, il tutto inserito nel verde, con un laghetto centrale con fontana. Anche l’accoglienza è delle più pompose: una enorme scritta “ROCCO B COMMISSO VIOLA PARK” posizionata davanti all’ingresso principale, non lascia spazio all’immaginazione.
Sul palco – durante lo show condotto dal tifosissimo viola Carlo Conti – Commisso è apparso visibilmente emozionato di fronte alla gente che lo ha acclamato. «Se comincio a parlare piango, ok?», ha esordito prima di un lungo elenco di ringraziamenti a tutte le persone che hanno lavorato ad un progetto costato oltre 110 milioni di euro, e che ha richiesto tre anni di operazioni per essere portato a termine.
«Quando giocavo io, sia in America che in Italia, giocavo sul cemento. Non c’erano questi campi, invece oggi li abbiamo. Non credete che questo sia cemento, questo è tutto vostro e quando sarete un po’ più grandi capirete quanto vi ha aiutato ad avere una carriera nel calcio», ha aggiunto rivolgendosi a tutti i ragazzi del settore giovanile.
Commisso ha raccontato di non aver mai pensato di mollare e si è fregiato del supporto della sua gente. Lo ha fatto di fronte alle maggiori cariche dello sport e del calcio in Italia. Sul palco è intervenuto il ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi, mentre il presidente del Coni Giovanni Malagò ha mandato un saluto da casa. Tra i presenti anche il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini.
Un messaggio è poi arrivato anche dal numero uno della FIFA Gianni Infantino: «Quello che il mio amico Rocco Commisso ha costruito qui è qualcosa di unico e io non vedo l’ora di tornarci. La Fiorentina incarna benissimo il fascino del nostro sport e del calcio italiano: è un club magnifico, dalla storia ricca e vincente. Con una tifoseria appassionata e in una delle città più belle del mondo», ha commentato il leader dell’organo di governo del calcio mondiale.
Sugli spalti presenti anche il presidente della UEFA Aleksander Ceferin, sceso sul palco – tra qualche fischio, come quelli riservati al sindaco di Firenze Dario Nardella – per consegnare una targa celebrativa a Commisso: «Il Viola Park è meraviglioso. Grazie Rocco e grazie Fiorentina», ha commentato brevemente in italiano, celebrando la nuova struttura della società toscana.
Tra i tifosi spuntano anche degli striscioni che invocano Commisso come nuovo sindaco di Firenze. Che il suo gradimento sia superiore a quello di Nardella in questo momento è evidente, complice la vicenda stadio, sulla quale il patron viola dice di aver messo però un punto: «Qui in Italia ci sono gli stadi più vecchi d’Europa. Mi vergogno quando si deve parlare di stadi. Per me ormai è troppo tardi perché i soldi li ho spesi qui».
Su questo fronte, non resta quindi che attendere l’evoluzione del progetto di restyling del Franchi, anche se i tifosi – e i tassisti, che la città la vivono giornalmente – sono poco fiduciosi. Commisso il suo l’ha fatto e per il momento si gode il calore della gente, con un grande obiettivo in testa: «Ho detto sempre che ogni anno vorrei migliorare quello di prima. Mai parlato di campionati o Champions, ma sono sicuro che qui c’è una società che è tutta unita per un obiettivo. Vincere qualcosa? Sono rimasto molto deluso per non aver vinto nessuna delle due finali (Coppa Italia e Conference, ndr), ora vedremo se sarà possibile».