Inter, Antonello: «Ristrutturare San Siro ipotesi mai nei nostri piani»

Le parole dell’ad del club nerazzurro: «Sul Meazza servono atti formali per dare garanzie ai club per procedere ma ad oggi non li abbiamo».

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(Foto: Emilio Andreoli/Getty Images)

“Ristrutturare San Siro? Ipotesi che non è mai stata nei nostri piani, non lo è ancora oggi. Il fatto che la Sovraintendente abbia anticipato con un parere la possibilità di instaurazione un vincolo sul secondo anello cambia radicalmente l’idea progettuale iniziale”. Lo ha detto l’ad dell’Inter Alessandro Antonello, intervistato da Sky Sport.

“Non c’è stata nessuna rinuncia dei club al procedimento aperto, è chiaro che negli ultimi quattro anni ci siamo messi assolutamente a disposizione per soddisfare tutte le richieste dall’amministrazione pubblica. Oggi la variante più importante è il tempo: ormai il tempo è passato, stiamo attendendo delle risposte e proposte, negli ultimi giorni abbiamo accolto dagli organi di stampa un’apertura possibile e ulteriori idee da parte dell’amministrazione. Non bastano idee, servono atti formali per dare garanzie ai club per procedere. Ad oggi non li abbiamo, dopo quattro anni abbiamo la necessità di tempi certi, il progetto che andrà avanti è quello con tempi certi”.

“Abbiamo lavorato in questi anni in maniera lineare, quando a novembre il Milan annunciò di voler lasciare San Siro dichiarammo che eravamo pronti con un’area già identificata ed è Rozzano. Significa una nuova sfida verso il futuro, ci stiamo costruendo la nuova casa e chiederemo ai tifosi come vorrebbero che la loro casa sia”, ha aggiunto.

“La procedura amministrativa sembra essere a buon punto, in quanto il 5 ottobre è stata approvata la variante Pgt con la previsione di uno stadio. Il percorso che andremo a svolgere sarà nei confronti della proprietà per l’acquisizione dell’area, poi ci sarà un dialogo con il Comune. C’è stato un periodo di negoziazione che è sfociato in un accordo di esclusiva. È un’area idonea per accogliere lo stadio, durante questi mesi approfondiremo la fattibilità coi nostri esperti. Si parla di un’area di 1 milione di metri cubi, non ci servirà tutta, ne occuperemo gran parte. Ci sarà lo stadio più tutte le attività attorno: gli uffici, il centro sportivo a disposizione della cittadinanza, museo, store… Il nodo principale che stiamo valutando con i nostri advisor è la viabilità”.

“A San Siro ci sono sempre 70mila persone, riteniamo che uno stadio ben costruito possa avere questa capienza. Il modello di riferimento in Europa rimane quello del Tottenham, mentre oltreoceano il SoFi Stadium di Los Angeles, Noi ci stiamo affidando a Populous, che ha un’esperienza in tutto il mondo in impianti sostenibili. Il progetto verrà finanziato in Project Financing, tutti i ricavi addizionali da un nuovo impianto saranno flussi necessari per ripagare il debito a fronte del progetto. Data? Può essere la stagione 28-29, luglio 2028”.