Non saranno tornati i tempi degli hooligans inglesi, ma per la prima volta in nove anni si torna a registrare un incremento di persone arrestate, durante la stagione 2022/23 fra Inghilterra e Galles, in occasione di una partita di calcio professionista. In totale, sono stati arrestate 2.264 persone mentre sono stati 1.624 gli ordini restrittivi. Fra i primi anche tre tifosi del Milan, due in occasione della sfida di Londra con il Tottenham e uno per quella con il Chelsea nei gironi di Champions League.
Il rapporto, pubblicato quest’oggi, dal Ministero degli Interni britannico, sottolinea come 200 persone siano state arrestate per possesso di droga di classe A. La polizia ha inoltre effettuato 123 arresti in relazione alle partite di Inghilterra e Galles, di cui 101 relativi alla Coppa del Mondo in Qatar. Di queste 101 persone, il 90% erano tifosi di club delle prime cinque divisioni inglesi.
Fra le frange di tifoserie più colpite da misure restrittive delle forze dell’ordine, troviamo quella del West Ham, che ha registrato il maggior numero di arresti per la seconda stagione consecutiva (89), seguito da Manchester United (83) e Leeds (69).
«I reati di arresto legati al calcio più comuni sono stati disordini pubblici (34%), disordini violenti (21%), reati legati all’alcol (9%) e possesso di droghe di classe A (9%) – ha affermato il Ministero dell’Interno in una nota -. Negli ultimi dieci anni, la proporzione degli arresti per tipologia di reato è rimasta stabile, ad eccezione dei reati legati all’alcol che sono diminuiti nel tempo (dal 25% nella stagione 2013-2014 al 9% nella stagione 2022-2023). Gli arresti per invasioni in campo sono diminuiti del 53% (-166) rispetto alla stagione 2021-2022».
Il numero totale di arresti è stato il più alto in una stagione dal 2013-2014, mentre è stato anche il numero più alto di nuovi ordini restrittivi legati al calcio dalla stagione 2010-2011. I tifosi del Manchester United hanno registrato il maggior numero di ordinanze (69), seguiti da Millwall (66) e Leicester (56).