I figli di Berlusconi salvano Forza Italia: fideiussioni per i quasi 100 mln di debiti

I quasi cento milioni di debiti accumulati da Forza Italia sono garantiti dalle fideiussioni assicurate dagli eredi del fondatore del partito.

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I cinque figli di Silvio Berlusconi: da sinistra Eleonora, Barbara, Luigi, Marina e Pier Silvio (Foto: PIERO CRUCIATTI/AFP via Getty Images)

Celebrare Berlusconi ma al tempo stesso avviare la nuova stagione di Forza Italia, quella in cui il movimento deve imparare a camminare sulle proprie gambe. A Paestum si vedranno i due volti di Forza Italia: quella che il 29 settembre celebrerà la figura del fondatore Silvio Berlusconi e quella del Consiglio nazionale convocato proprio nell’ultima giornata della trasferta campana.

Un Consiglio durante il quale – scrive Il Giornale – si discuterà anche di un’importante modifica dello statuto, con l’inserimento di una norma che stabilisca la decadenza dagli incarichi di partito per i consiglieri regionali e parlamentari che non sono in regola con le quote mensili da versare nelle casse del partito. La fine del finanziamento pubblico dei partiti e la morte di Berlusconi rendono necessaria un’amministrazione della struttura politica molto più rigorosa.

I quasi cento milioni di debiti accumulati da Forza Italia sono comunque garantiti dalle fideiussioni assicurate dagli eredi del fondatore del partito. Il partito, però, deve iniziare a correre sulle proprie gambe. Da qui il giro di vite sulle quote da versare. Ora che l’ex premier non c’è più bisogna fare di necessità virtù. Da qui l’idea di dedicare proprio un ufficio alla campagna promozionale per la raccolta dei fondi attraverso il 2 x mille.

Gli inadempienti (si tratta di rate mensili di 900 euro e di una quota una tantum per la candidatura in un collegio plurinominale) verranno sanzionati con la decadenza dagli incarichi di partito, come stabilisce la norma che sarà introdotta nello statuto.