Che l’operazione di Msc su Italo sia alle battute finali è risaputo. Le indiscrezioni – scrive La Verità nella sua edizione odierna – hanno trovato di recente una conferma ufficiale dalla bocca del management del colosso dello shipping. «La chiusura è attesa entro Natale», ha evidenziato il presidente Diego Aponte. Nell’operazione dal valore di circa 4 miliardi potrebbe restare con una percentuale anche il fondo Gip, attuale primo azionista con più del 70% delle azioni e già socio di Msc in Til, la società che gestisce i terminal portuali di Msc.
La notizia è che ci sarebbero colloqui in atto, tra la stessa famiglia Aponte ed Alfredo Altavilla, per affidare al manager di Taranto la guida del vagone principale dei treni veloci che in Italia fanno concorrenza a Trenitalia. Altavilla porterebbe nella nuova avventura una parte della sua squadra e dei suoi collaboratori. L’uomo è stato il presidente di Ita fino a pochi mesi fa.
Altavilla è stato il più grande sostenitore dell’operazione che a un certo punto sembrava quasi chiusa che avrebbe visto Msc acquistare la nuova compagnia e Lufthansa fare da partner industriale. Si è parlato di un affare vicino al miliardo, mentre adesso Lufthansa sta per acquistare il 41% del gruppo per 325 milioni. L’operazione sarebbe saltata per le spinte che arrivavano dal Mef e soprattutto dall’ex super-direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera che avrebbe spinto nella direzione di Air France che sarebbe stato il socio industriale insieme a Delta del fondo americano Certares.
Alla fine, anche quell’operazione è saltata. Altavilla, invece, si dimise a seguito delle accuse dei consiglieri che gli imputavano, nella gestione della trattativa con il consorzio guidato da Certares, di aver ostacolato il buon esito dell’affare.
La carriera di Altavilla – grande tifoso interista – affonda le sue radici nella Fiat, dove nel 1995 diventò responsabile dell’ufficio Auto di Pechino e nel 1999 responsabile di tutte le attività in Asia. Dal 2001 si è occupato di Business Development, assumendo nel 2002, negli anni forse più bui della storia recente del Lingotto, il coordinamento delle attività riguardanti l’alleanza con General Motors. Nel 2004, con l’arrivo di Marchionne ha assunto l’incarico di gestione di tutte le alleanze e nel 2005 è diventato ceo di Tofas, la joint-venture paritetica tra Fiat Auto e Koç Holding quotata in Turchia.
La vera svolta però è arrivata nel 2009 quando, dopo che venne siglata l’intesa con Chrysler, Altavilla entrò nel CdA della casa statunitense mentre nel 2011 entrò a far parte del Group executive council (Gec), il massimo organismo dirigenziale del Lingotto, diventando nel 2012 capo dell’area Medio Oriente, Europa e Africa del Lingotto.
Altavilla è noto anche per essere un grande appassionato di sport, non soltanto per la sua fede nerazzurra. Il top manager – in passato capo di FCA a livello europeo – è membro del board di Oltre Consulting, un innovativo hub nello sport che ha l’obiettivo di rappresentare un punto di riferimento per il business nel mondo sportivo e dell’intrattenimento, offrendo consulenza di eccellenza a 360 gradi a marchi e stakeholders italiani ed internazionali nei loro percorsi di crescita attraverso la piattaforma dello sport. Il presidente di Oltre Consulting è l’ex capitano e attuale vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti.
Il 70% di Oltre Consulting è controllato da Foodball, società della quale lo stesso Altavilla è socio e che ha visto recentemente l’ingresso nel capitale da parte di The European House – Ambrosetti.