Exor annuncia un programma di riacquisto di azioni proprie da 1 miliardo

La Giovanni Agnelli Bv, la cassaforte di famiglia che controlla il 53,6% di Exor, si è impegnata a aderire all’operazione per un ammontare massimo di 250 milioni di euro.

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John Elkann e il team manageriale di Exor (foto ufficio stampa Exor)

Il consiglio di amministrazione di Exor ha approvato oggi un nuovo programma di riacquisto di azioni proprie fino a 1 miliardo di euro: 250 milioni verranno utilizzati per acquistare azioni proprie sul mercato nei prossimi 12 mesi; invece i restanti 750 milioni verranno utilizzati nell’ambito di un’offerta pubblica, dove gli azionisti qualificati di Exor potranno stabilire il prezzo a cui vendere le loro azioni, con un premio massimo fino a 10%.

Rispetto a questi 750 milioni dell’offerta pubblica, la Giovanni Agnelli Bv, la cassaforte di famiglia che controlla il 53,6% di Exor, si è impegnata a aderire all’operazione per un ammontare massimo di 250 milioni di euro. Il nuovo piano di acquisto di azioni proprie – più volte sollecitato dal mercato – è stato varato perché il CdA, viste le attuali valutazioni di Exor, l’ha ritenuta un’opportunità interessante per investire nelle società del suo portafoglio.

Exor programma riacquisto azioni – L’impegno della Giovanni Agnelli Bv

La Giovanni Agnelli Bv, come tutti gli azionisti qualificati, può decidere se aderire o meno all’operazione. La scelta di farlo per un ammontare massimo di 250 milioni è dovuta al fatto che consente alla società di ridurre il proprio debito e non ha nessun impatto sul controllo di Exor.

Exor ha annunciato oggi i conti del primo semestre del 2023, che si è chiuso con un utile consolidato di 2,157 miliardi (nello stesso periodo del 2022 era stato di 0,265 miliardi). L’incremento di 1,892 miliardi è principalmente attribuibile al miglioramento della quota del risultato delle controllate e delle partecipate.

Il debito netto al 30 giugno 2023 ammonta a 0,1 miliardi, rispetto a una posizione netta di cassa pari a 0,8 miliardi al 31 dicembre 2022, principalmente a causa degli investimenti effettuati, dell’acquisto di azioni proprie e dei dividendi distribuiti, parzialmente compensati dai dividendi ricevuti.