Juventus, saldo e impatto a bilancio del mercato 2023

Il club bianconero ha lavorato prevalentemente in uscita in questa sessione estiva, mentre in entrata – riscatto di Milik a parte – l’unica novità è il giovane Weah.

Quanto ha speso Juve sul mercato
ANALISI
(Foto: Valerio Pennicino/Getty Images)

Quanto ha speso la Juve sul mercato – La Juventus ha chiuso ufficialmente il suo mercato senza botti, come del resto aveva già preannunciato il tecnico Massimiliano Allegri. Il club bianconero ha lavorato pochissimo in entrata, con tre acquisti a titolo definitivo (considerando i giocatori che faranno parte delle rotazioni della prima squadra), mentre in uscita si registrano e nove cessioni (tra operazioni a titolo definitivo, svincoli e prestiti scaduti), alle quali si aggiungono nove calciatori ceduti in prestito.

Partendo dagli acquisti, la Juventus ha messo sotto contratto il laterale Timothy Weah, il difensore Facundo González (che rientra anche tra le cessioni, dal momento in cui è stato ceduto in prestito alla Sampdoria) e ha riscattato l’attaccante polacco Arkadiusz Milik. Nessun giocatore è invece arrivato a titolo temporaneo, mentre sono due – McKennie e Cambiaso – i calciatori rientrati dai prestiti e che faranno parte a tutti gli effetti della rosa della prima squadra in questa stagione.

Contestualmente la società bianconera ha realizzato quattro cessioni a titolo definitivo: Dejan Kulusevski al Tottenham, Denis Zakaria al Monaco, Marko Pjaca al Rijeka e Leonardo Bonucci all’Union Berlino. Sono poi scaduti i contratti del laterale Juan Cuadrado e dell’attaccante Angel Di Maria, è rientrato al PSG per fine prestito Leandro Paredes (poi ceduto alla Roma) ed è stato infine risolto il contratto che legava la Juventus al classe 2002 Mohamed Ihattaren.

Tra i calciatori che sono invece stati ceduti in prestito ci sono Nicolò Rovella (prestito biennale alla Lazio con obbligo di riscatto a determinate condizioni), Luca Pellegrini (prestito biennale alla Lazio con obbligo di riscatto a determinate condizioni), Filippo Ranocchia (prestito oneroso all’Empoli con diritto di riscatto e controriscatto), Koni De Winter (prestito con obbligo di riscatto a determinate condizioni al Genoa), Arthur (prestito oneroso con diritto di riscatto alla Fiorentina), Gianluca Frabotta (prestito con diritto di riscatto al Bari), Matias Soulé e Kaio Jorge (entrambi in prestito secco al Frosinone). Le operazioni Rovella, Pellegrini, Frabotta e De Winter non hanno effetto sul bilancio, poiché i giocatori erano già in prestito nella passata stagione.

Ma qual è l’impatto delle operazioni di mercato sul bilancio 2023/24 della Juventus? Calcio e Finanza ha simulato l’effetto sui conti utilizzando i dati contenuti nei comunicati ufficiali dei club coinvolti nelle varie trattative e le indiscrezioni su valori e stipendi riportati dai principali organi di informazione (qui la metodologia). Tutti i conti, per semplicità di calcolo, simulano l’impatto considerando la stagione intera, a prescindere dalla data di arrivo o cessione dei calciatori all’interno della finestra di mercato estiva. I dati sono aggiornati alla chiusura del mercato, alle ore 20.00 di venerdì 1° settembre.

Quanto ha speso la Juve sul mercato – Le operazioni in entrata

Tra i nuovi acquisti, l’operazione più onerosa per la stagione 2023/24 è quella che ha riguardato l’attaccante del Lille Timothy Weah (10,3 milioni di euro per il cartellino e stipendio da 2 milioni netti), mentre l’acquisto di Facundo Gonzalez e il riscatto di Arkadiusz Milik si posizionano su un gradino più basso. Il polacco è stato considerato tra le cessioni (come fine prestito) e tra gli acquisti, per poter indicare l’effetto della quota ammortamento. Lo stipendio – secondo indiscrezioni – non è cambiato, motivo per il quale non ha effetto su risparmi e costi.

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Considerando anche i rientri dai prestiti, secondo le stime di Calcio e Finanza le operazioni in entrata, tra ammortamenti dei calciatori acquistati a titolo definitivo e stipendi lordi, dovrebbero tradursi fino ad ora in maggiori costi per circa 12,3 milioni di euro. Vediamo ora come questi maggiori costi sono stati compensati dalle operazioni in uscita.

Quanto ha speso la Juve sul mercato – Le operazioni in uscita

Tra le operazioni in uscita, quella che ha fatto registrare il valore di cessione maggiore è il trasferimento a titolo definitivo di Dejan Kulusevski al Tottenham. Si è trattato di una cessione che parte da lontano, dato che lo svedese si era già trasferito a Londra in prestito nel gennaio del 2022. Segue l’effetto positivo della cessione di Bonucci (con risparmio su stipendio e ammortamento), per il quale la Juventus ha optato per una svalutazione nel bilancio 2022/23. Terza la cessione di Denis Zakaria al Monaco, a titolo definitivo dopo il prestito al Chelsea della passata stagione.

Le altre cessioni della Juventus riguardano calciatori in scadenza come Di Maria e Cuadrado, per i quali si registra un notevole risparmio a bilancio, ma anche la fine del prestito di Leandro Paredes. Si registrano poi la risoluzione consensuale con Mohamed Ihattaren e la cessione di Marko Pjaca: anche questi due casi sono stati trattati come quello di Bonucci, e abbiamo ipotizzato una svalutazione nel bilancio 2022/23 (rispettivamente per 493mila e 1,8 milioni di euro circa).

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In uscita, infine, il club bianconero ha fatto registrare cessioni in prestito per un impatto positivo di circa 4,1 milioni di euro. La più importante riguarda il brasiliano Arthur, per la quale la Juventus ha ricevuto 2 milioni di corrispettivo e per cui non dovrà sostenere l’ingaggio del calciatore nella prossima stagione (come già accaduto lo scorso anno con la cessione al Liverpool).

Le operazioni in uscita dovrebbero avere, secondo le stime di Calcio e Finanza, un impatto positivo per circa 96,1 milioni di euro per il bilancio 2023/24. A questa cifra ci si arriva sommando le plusvalenze/minusvalenze realizzate, il risparmio di ammortamento (nel caso dei giocatori ceduti a titolo definitivo) e il risparmio sull’ingaggio lordo per i giocatori usciti dalla rosa bianconera rispetto alla stagione 2022/23.

Quanto ha speso la Juve sul mercato – La review del mercato

Tra entrate e uscite, dunque, l’impatto sul bilancio 2023/24 del calciomercato finora concluso dovrebbe tradursi secondo le stime in un impatto positivo per 83,8 milioni di euro circa.

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Per quanto riguarda l’effetto sul costo della rosa (senza considerare quindi l’impatto positivo delle cessioni in termini di plusvalenza) questo si traduce in una diminuzione di oltre il 24% (inteso come somma di ammortamenti e stipendi lordi) rispetto alla stagione 2022/23. Una riduzione importante, che faceva parte degli obiettivi del club bianconero per alleggerire i costi.

Considerando invece il solo saldo tra entrate e uscite per quanto riguarda i cartellini (solo le operazioni a titolo definitivo), la sessione di mercato per la Juventus è ferma ad un saldo positivo di 31,4 milioni di euro.

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