Roberto Mancini è il nuovo commissario tecnico dell’Arabia Saudita. Ma il suo legame con la FIGC e con l’Italia non si è ancora concluso e rischia di trasformarsi in una vera e propria battaglia legale.
Come riporta l’edizione odierna del La Repubblica, nel contratto siglato fra Mancini e la FIGC erano presenti delle clausole e delle penali qualora una delle due parti avesse voluto rescindere l’accordo unilateralmente. Lato Mancini una rescissione, senza penali, sarebbe stata possibile in seguito al raggiungimento di determinati risultati sportivi. La vittoria dell’Europeo 2020 non basta, visto che l’Italia non si è qualificata per il Mondiale in Qatar e non ha ancora raggiunto la qualificazione per gli Europei 2024.
Quindi, non avendo raggiunto i due obiettivi citati, Mancini non aveva raggiunto le condizioni per rompere il contratto che lo legava alla panchina della Nazionale e ora la FIGC, secondo quanto previsto dalle norme FIFA, potrà richiedere un risarcimento danni, visto anche che l’ex ct ha rassegnato le dimissioni a un mese da due partite considerate chiave per il cammino nelle qualificazioni europee degli Azzurri. Qualora fosse stata la Federazione a rescindere il contratto con Mancini, l’organismo presieduto da Gravina sarebbe stato chiamato a riconoscere al tecnico un anno di stipendio (4,5 milioni di euro) più un risarcimento danni.
Al momento la FIGC non ha intrapreso nessuna azione legale e sta valutando le prossime mosse. Sicuramente, poco dopo le dimissioni di Mancini, Silvia Fortini, la moglie e avvocato del ct, aveva contatto la Federazione per chiedere che questa non intraprendesse nessuna azione legale contro il tecnico. Risposta negativa e opzione che rimane tutt’ora viva.
Di certo non è stata una separazione serena e una sanzione ai danni di Mancini, anche se simbolica, potrebbe comunque arrivare, soprattutto visto il contratto faraonico da 18 milioni di euro all’anno, bonus esclusi, firmato con l’Arabia Saudita. L’ex allenatore Inter e Manchester City ha poi affidato ai social la sua versione dei fatti: «Informazioni false e manipolazioni sono esistite da sempre se già i poemi antichi erano pieni di false notizie, fatte circolare dagli dèi solo per confondere i mortali. Il vero e concreto contatto con la Federazione saudita risale al 18 agosto».
Prima di conoscere l’epilogo dell’era Mancini, ecco che la FIGC si appresta a voltare pagina con Luciano Spalletti. L’allenatore che ha riportato lo Scudetto a Napoli, infatti, sarà presentato come nuovo commissario tecnico nella giornata di sabato 2 settembre, così da poter iniziare a programmare le sfide con Macedonia del Nord e Ucraina, valevoli per le qualificazione europee.
Spalletti potrà contare sul suo staff di fedelissimi, con gli storici collaboratori Marco Domenichini e Daniele Baldini ad affiancarlo anche in azzurro. Come capo delegazione, invece, ecco un volto nuovo che però non ha bisogno di presentazioni, Gigi Buffon. Non sarà invece presente Lele Oriali, che dopo aver accompagnato Conte, Ventura e lo stesso Mancini, lascia l’azzurro e, secondo le indiscrezioni, dovrebbe raggiungere proprio quest’ultimo in Arabia. Assente anche Andrea Barzagli, ultima aggiunta allo staff di Mancini prima delle dimissioni.